Il rovescio della medaglia

Occhio alla filastrocca…

Il rovescio della medaglia di Ellery Queen, Mondadori 2018.

“Ellery credeva ormai di averla finita con Wrightsville.” Con “il verde perenne delle foreste”, “l’aria profumata” e le “ridenti colline.” Fino a quando arriva una busta proprio da questa località. Una busta senza mittente che contiene alcuni ritagli di giornale, più precisamente del ”Wrightsville Record”  a firma di Malvina Prentiss. Tre sere dopo per espresso la seconda busta con un altro ritaglio dello stesso giornale. In sintesi i fatti riportati: la morte per malattia di cuore di Luke MacCaby un “eccentrico vecchio miserabile” che non è “povero affatto” e ha lasciato il suo intero patrimonio (quattro milioni di dollari!) al dottor Sebastian Dodd, conosciuto da tutti per il suo animo generoso; il suicidio del socio segreto in affari del morto John Hart per speculazioni sbagliate; infine la scomparsa dell’”ubriacone” Tom Anderson, forse buttato nelle sabbie mobili sottostanti ad una rupe dopo una rissa. Tutti, per qualche motivo, in relazione fra loro.

“Ellery se lo sente nel sangue che c’è “qualcosa di sinistro sotto tutto questo.” Ed ecco arrivare da lui una bambina. Proprio Rima Anderson, la figlia di Tom. Suo padre gli ha parlato di lui, della sua bravura di detective, e chiede il suo aiuto per scoprire la verità. Vuole sapere cosa è accaduto, come gli è accaduto, chi è stato. Caso interessante, proprio adatto per Ellery. E allora via a Wrightsville con Rima. E via dal capitano della polizia Dakin, oltremodo perplesso. Secondo Ellery quello che è accaduto al padre di Rima sembra essere connesso alla morte di Luke MacCaby, alla sua segreta società con John Hart e al lascito del primo al dottor Doll. Inizia l’indagine attraverso l’incontro con i vari personaggi che girano attorno alla vicenda: il dottore (spariti i cinquemila dollari che aveva dato a Tom per aiutarlo), l’avvocato del morto, la giornalista che segue il caso e altri. Da tutti vuole sapere chi è stato a spedirgli le buste (già, chi è stato?) e ancora una volta è sempre più convinto “che la morte di Anderson sia in qualche modo collegata con gli avvenimenti che l’hanno preceduta.”  

Qualche spunto sui gialli, sulla interpretazione dei fatti, una cosa che non è sempre ciò che sembra, ovvero il rovescio e il dritto della medaglia, qualche simpatico battibecco con Rima a cui trova anche lavoro come segretaria presso il dottore dove si innamora del giovane assistente Kenneth Winship (Ken). Tutto gira intorno ad una filastrocca (ci ricorda qualcosa…), al ricco, al povero, al mendicante, al ladro che fanno una brutta fine e la serie non termina qui.  

Aggiungo il mistero della soffitta di Dodd (Ellery si ritroverà, addirittura, sul tetto della sua casa), il cane che urla nella notte, paura, brivido, pericolo anche per il Nostro, incidente stradale, un salto mortale dalla finestra, un incendio, gli “atti divinatori”, il testamento redatto due volte, l’Amore e le pene dell’Amore, il classico trucchetto per scoprire l’assassino, la rivelazione finale di Ellery sbalorditiva in tutti i sensi. Il tutto amalgamato da una scrittura pulita, liscia e fluida. Pure una citazione degli scacchi: Ellery “Ecco quello che accadeva, pensò tristemente, a considerare le persone non come esseri umani ma come pezzi degli scacchi” che interessa solo al sottoscritto.

Insomma, lo ripeto, un caso interessante da capire e risolvere attraverso il rovescio della medaglia. Come suggerisce Ellery al capitano “Adottate questo metodo di vedere le cose, Dakin. Tenete sempre la medaglia in modo da poter dare un rapido sguardo all’una e all’altra faccia.” Cercate di farlo anche voi lettori.

Per I racconti del giallo ecco Un nome da Ninja di Andrea D’Amico.

Il “trillo sguaiato del campanello”, l’apertura della porta e la signora Caivani si ritrova a terra colpita da tre pugni micidiali al volto. Per una sua colpa, secondo il bisbiglio dell’assalitore.  Caso per il commissario vedovo Arcidiacono che sembra il fratello minore di Bud Spencer. La morta, secondo indagine, “non era una brava persona.” Altro indizio i tre colpi: orecchio, mascella, occhio, ovvero non vedo, non sento, non parlo. Facile per il nostro Arcidiacono. Che ha pure un buon cuore.

E per La storia del Giallo Mondadori la prima interessante puntata di Mauro Boncompagni. Non perdetela.