Apparso in Italia per la prima ed unica volta nel 1984 (Segretissimo n. 1008), questo settembre Segretissimo SAS riporta in edicola Soffiata a Sofia (La filière bulgare, 1983), 70ª avventura di Malko Linge firmata Gérard de Villiers.

Per conoscere tutti i romanzi di SAS, si rimanda agli Archivi di Uruk (seguite il suo blog quotidiano).

Dalla quarta di copertina:

A Sofia un pezzo grosso del KGB è pronto a defezionare dal blocco sovietico per passare all’Ovest. Non è un traditore qualsiasi: Fedor Storamov è l’organizzatore di un attentato che avrebbe potuto cambiare il corso della Storia. Alla CIA pensano che nessuno sia più indicato di Malko Linge per trasportarlo oltre confine, nascosto nel doppio fondo di un camion. Una missione di tutto riposo, in una lugubre capitale oppressa da una sorveglianza ossessiva, dove le auto nere dei servizi di sicurezza pattugliano le strade e dove chiunque può essere un informatore. Perché in questo crocevia di traffici illegali e guerre segrete, ogni angolo cela un agguato e ogni sorriso prepara un inganno. L’ambiente ideale per dare modo al Principe delle Spie di scoprire una semplice e pericolosa verità. Entrare in Bulgaria è molto più facile che uscirne... vivi.

Ecco l’incipit:

Becik Galata soffiò voluttuosamente fuori il fumo del suo sigaro di lusso, un Montecristo numero 2, tenendo lo sguardo fisso sulle lunghe gambe nervose della contessa Hildegard von Brisbach. La donna gettò con un gesto calcolatamente disinvolto la sua pelliccia di leopardo un po’ consunta su una poltrona e posò sul turco lo sguardo divertito dei suoi occhi grigi, truccati con un ombretto color malva.

— Che cosa c’è?

Il turco si grattò istintivamente il petto villoso. Il torace nudo usciva dal lenzuolo, grasso come quello di un porcellino pronto per essere arrostito, circondato alla vita da rotoli di lardo che lo avrebbero potuto salvare da molti naufragi. Gli occhi umidi avevano preso un’espressione quasi umana.

L’uomo fece con la bocca un rumore simile a quello di un lavandino che si vuota.

— Niente. Appena ti vedo mi viene voglia.

Che, in termini galanti… Hildegard gli rivolse un sorriso ironico.

— Non è una novità.

Inarcando la schiena, la donna si buttò indietro i capelli color mogano, sicura dell’effetto che quel gesto faceva sul suo amante, un oscuro trafficante turco fiero della sua relazione con un’autentica contessa.

Nato a Parigi nel 1929 da una famiglia di militari con ascendenze aristocratiche, Gérard de Villiers inizia la carriera come giornalista, dopo essersi laureato in Scienze politiche. Nel 1965 scrive il primo romanzo con protagonista sas, Sua Altezza Serenissima Malko Linge: SAS a Istanbul. Seguiranno 200 avventure di SAS, e De Villiers introdurrà nella spy story elementi di sesso e di violenza prima sconosciuti. L’autore è scomparso nel 2013.

All’interno, il racconto Le mani di Hussein di Fabio Novel.

Soffiata a Sofia di Gérard de Villiers (Segretissimo SAS n. 81), 196 pagine, euro 4,90 - Traduzione di Mario Morelli