Da fine aprile nelle librerie possiamo trovare il nuovo romanzo di Brian Freeman un autore americano di thriller che entrano immediatamente nella classifica dei bestseller. Si tratta de La ragazza di pietra (The Cold Nowhere, 2013), è il sesto romanzo della serie Jonathan Stride

Il suo esordio risale al 2005 con il romanzo Immoral che vinse il Premio Macavity e anche le opere successive della serie: Las Vegas Baby, La danza delle falene, Polvere e sangue e Il respiro del ghiaccio (tutte pubblicate da Piemme) hanno avuto un grande successo.

In questo sesto episodio, leggiamo che un giorno Jonathan Stride al suo rientro, nella sua casa sul lago Superior, scopre che dentro vi è entrato qualcuno, vi sono impronte di piedi sulla neve e del sangue sul pavimento. Si tratta di una ragazza di nome Cat, ha sedici anni, ma la sua vita sino a quel momento è stata un vero inferno.

Jonathan ha già visto quella ragazza e riemergono dei ricordi di quanto gli era accaduto dieci anni prima, fatti che il lettore apprenderà nel corso della lettura.

Per Cat, dopo la perdita traumatica dei genitori, la vita è stata un passaggio da una casa famiglia all’altra, poi un affidamento a una zia con problemi di droga e infine la prostituzione.

Jonathan ascolta il confuso racconto della ragazza che dice di essere inseguita da un killer che la vuole uccidere, così decide di proteggerla.

La narrazione si svolge tra il passato e il presente, ma è tutto vero quello che Cat ha raccontato al detective? Lei racconta di essere in pericolo e chiede protezione ma anche Stride è in pericolo e dovrebbe guardarsi proprio da Cat; infatti la sua partner,  Maggie Bei non è convinta del racconto di Cat. Lei mette in dubbio la sincerità di questa giovane e bella prostituta che si è conquistata molto facilmente la fiducia di Stride.

Ora la ragazza dorme nella sua casa, ma perchè tiene un coltello da macellaio sotto il cuscino?

Mentre i sospetti di Maggie prendono sempre più consistenza si fa sempre più netta la domanda: chi è in pericolo Cat oppure Stride?

Un romanzo nel migliore stile di Brian Freeman con la consueta girandola di colpi di scena, rivelazioni e cambi di prospettiva. Una storia che terrà il lettore col fiato sospeso fino all’ultima pagina.

L’autore:

Brian Freeman si è laureato nel 1984 in lettere al Carleton College. Prima di iniziare la carriera di scrittore è stato direttore del marketing e delle pubbliche relazioni nello studio legale Faegre & Benson.

E’ un autore bestseller di thriller venduti in 46 paesi e tradotti in 20 lingue. Ha esordito con Immoral, che ha vinto il Macavity Award come migliore opera prima; sono seguiti, sempre presso Piemme: Las Vegas Baby, La danza delle falene, Polvere e sangue e Il respiro del ghiaccio (finalista agli International Thriller Writers Awards). Tutti hanno per protagonista il tenente Jonathan Stride, che invece, ne Il dubbio, lascia il posto al detective Cab Bolton. Brian Freeman ama molto entrare in contatto con i suoi fan, via e-mail e su Facebook. In Italia è stato nominato miglior autore del 2009 dai blogger del sito Corpi Freddi. Vive in Minnesota con la moglie.

la “quarta”:

Fino a quando è possibile salvare una vita spezzata?

Jonathan Stride non ha perso il vizio: per lui vale sempre la pena. Così quando arriva di notte al suo cottage sul lago Superior a Duluth, Minnesota, e scopre che qualcuno si è intrufolato in casa, lasciando piccole impronte ancora fresche nella neve e una scia di sangue sui pavimenti, Stride capisce subito che quel qualcuno ha bisogno di aiuto. Il suo.

Cat ha sedici anni, ma l’esperienza – e le ferite – di una donna navigata. Ferite che si annidano nel passato, in una terribile notte di un decennio prima, quando di anni ne aveva appena sei. Ma oltre ai ricordi, anche il presente perseguita Cat. Con una minaccia fin troppo reale. A Stride basta una frazione di secondo per decidere di salvare questa ragazza che si è nascosta, disperata, in casa sua. E un solo sguardo per riconoscerla – perché le loro vite si sono già incrociate, non molto tempo fa… Quello che il detective non sospetta, però, è che, oltre ad avere paura per lei, dovrebbe avere paura di lei: delle sue menzogne che si confondono pericolosamente con la verità, delle sue allucinazioni spesso molto reali, del coltello che nasconde sotto il cuscino mentre dorme proprio in casa sua. E della scia di morte che Cat sembra portarsi appresso ovunque vada.

La ragazza di pietra di Brian Freeman (The Cold Nowhere, 2013)

Traduzione Alfredo Colitto

Edizioni Piemme, pagg. 417, euro 12,90