Salvo Toscano è un trentenne palermitano, laureato in giurisprudenza, giornalista professionista e ora, dopo la pubblicazione di Ultimo appello, il suo romanzo d’esordio, anche scrittore.

Ultimo appello è strutturalmente un giallo classico, con una serie di morti misteriose che si susseguono una dopo l’altra (tra ragazze in tutto), narrato in parallelo da due personaggi opposti e complementari, due fratelli, uno giornalista, libertino e agnostico, l’altro avvocato, credente e sposato.

Sullo sfondo una Palermo nostalgica, un po’ malinconica, quasi crepuscolare, lontana anni luce da quella che ci si aspetterebbe in un romanzo con morti ammazzati, e altrettanto distante dalla Palermo a cui la Storia recente e i media (questi ultimi forse in maniera grossolana e ipertrofica) ci hanno abituato.

Il libro si legge bene, i personaggi sono ben delineati, lo stile è asciutto. Ultimo appello è un romanzo leggero, diverte e appassiona, e per questo, probabilmente, fa la sua comparsa in libreria proprio in estate. Anche se, è ovvio, non scadendo come lo yogurt, si può leggere anche fuori stagione.