Il Giallo Mondadori n. 3103: Traditori, di Bill Pronzini

Tempo di superlavoro per i soci di un’agenzia investigativa. Intanto c’è Tamara, che vuole vederci chiaro sui segreti del suo amante occasionale e finisce per scoprire una truffa. Poi c’è l’altro socio, Runyon, che deve ritrovare un tossico sparito dopo essere stato liberato su cauzione. Infine c’è il titolare, chiamato a indagare sulla misteriosa persecuzione di una donna anziana. Casi all’apparenza ordinari che tuttavia portano ad altre scoperte, ad altri segreti. E che hanno qualcosa in comune. La certezza che nella lista dei peccati capitali manchi all’appello il più mortale di tutti. L’ottavo, il tradimento.

   

Il Giallo Mondadori n. 3104: I dannati del Tamigi, di Anne Perry

È la memoria di un orrore innominabile ad agitare i sonni del ragazzino che l’ispettore Monk e sua moglie hanno accolto, dopo averlo sottratto a un giro di prostituzione. Monk è deciso a smascherare chi regge i fili dell’organizzazione, e quando le acque del fiume restituiscono il cadavere di un delinquente di mezza tacca, si delinea una direzione possibile per la sua indagine. Perseguire la giustizia fino in fondo ha però un costo e l’ispettore lo sa. Non immagina tuttavia che finirà per lambire pericolosamente la reputazione di gentiluomini molto rispettabili. Pericolosamente, soprattutto per lui.

      

I Classici del Giallo Mondadori n. 1344: Un dramma in Riviera, di Edgar Wallace

James Meredith è stato incastrato per un omicidio che non ha commesso. Della montatura si sospetta la bellissima Jean Briggerland, che è imparentata con lui e mira a impadronirsi del patrimonio di famiglia. Il diabolico progetto va però in fumo quando il condannato riesce a evadere e a sposare una ragazza a cui lasciare le sue sostanze. Subito dopo viene ritrovato morto, apparentemente per suicidio. Le sue traversie sono finite. Ora è il turno della giovane vedova, colpevole unicamente di essersi prestata per denaro a una tragica messinscena. Perché la sua implacabile nemica non si fermerà davanti a nulla.

      

I Classici del Giallo Mondadori n. 1345: La mano di velluto, di Helen Reilly

Libby non c’è. Libby è scomparsa. Di ritorno da un viaggio, lo scrittore Philip Haven contava di trovare la nipote ad aspettarlo, e invece no. Né la cognata né l’altra nipote di Philip l’hanno vista. Libby potrebbe averne combinata una delle sue, magari una fuga romantica... se non fosse che l’unico possibile compagno d’avventure risulta all’oscuro di tutto. E allora, dov’è finita? La risposta arriverà lentamente, un indizio dopo l’altro, e si rivelerà spaventosa. Dopodiché, mentre toccherà all’ispettore McKee occuparsi delle indagini, sarà come se una mano di velluto sospingesse nelle tenebre i passi di ciascuno.

         

Gli Speciali del Giallo Mondadori: Viaggi nell’incubo, a cura di Mauro Boncompagni

Frontiera maledetta, di Ellery Queen - Per l’investigatore privato Barney Burgess varcare il confine messicano in cerca di una moglie rapita dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Invece è solo l’inizio di una discesa agli inferi. Talmente costellata di omicidi da fargli maledire il giorno in cui ha accettato quel dannato caso.

La nave dei misteri, di Edgar Wallace - Pen ha perso il suo impiego come segretaria e dal Canada ha deciso di andarsene in Inghilterra. Per un colpo di fortuna, durante il viaggio viene assunta al servizio di una coppia. Ma le ombre non tardano ad allungarsi sul provvidenziale ingaggio. Cosa la aspetta?

L’uomo dagli orologi, di Sir Arthur Conan Doyle - Tre passeggeri scompaiono da un treno in corsa, come se non fossero mai esistiti. Al loro posto il cadavere di un uomo, assassinato, che porta addosso ben sei orologi d’oro. Un rompicapo insolubile, sul quale niente e nessuno sembrano in grado di fare luce. Tranne una confessione.

    

Segretissimo n. 1610: Banshee: alba rossa a West Papua di Jack Morisco (Giancarlo Narciso).

Quello dell’infiltrato è il peggior destino che possa capitare a un agente d’intelligence. Lo sa bene Oliver McKeown, nome in codice Banshee, ora che c’è da tirare fuori dai guai un collega dei servizi di Singapore sotto copertura in una cellula della Jemaah Islamiya. Jimmy ha avuto il coraggio di infilarsi in un nido di cobra e da troppo tempo non dà più notizie: occorre un’azione di forza, per salvarlo. Ma quando Banshee e il suo team irrompono nel covo degli integralisti, la scena è da incubo. Poi sarà caccia spietata ai tagliagole, guidati da un nuovo capo a cui nessuno sa ancora dare un volto. La loro pista conduce a una miniera d’oro tra le foreste di West Papua, Indonesia. Ed è forse là che l’incubo potrà avere fine.

    

Segretissimo SAS n. 76: Assedio a Budapest di Gérard de Villiers.

La giovane interprete ha fascino da vendere e il compagno Suslov, in visita ufficiale a Budapest, non resta insensibile. Avrà modo di pentirsi della propria leggerezza alla fine della serata, quando la Mercedes su cui viaggia verrà intercettata da due uomini, il suo autista riceverà un paio di proiettili in testa e lui verrà rapito. Purtroppo Suslov è nientemeno che il ministro degli Interni sovietico, e da Mosca accusano la CIA ed esigono un immediato rilascio. L’Agenzia, innocente una volta tanto, promette collaborazione, ma in realtà vorrebbe mettere le mani sul politico russo. E Malko Linge è il solo agente corazzato a sufficienza per una missione così scottante sullo scacchiere della Guerra Fredda. Al Principe delle Spie l’arduo compito di evitare che sia anche l’ultima.