Forse il nome di Herman Cyril McNeile non sarà ben noto, ma lo è molto di più lo pseudonimo di Sapper che l’autore britannico ha utilizzato, nei primi decenni del Novecento, per un certo numero di romanzi pulp di successo.

Il suo personaggio più celebre è l’investigatore Hugh Drummond, noto agli intimi con il soprannome di Bulldog. Questa sua seconda avventura - The Black Gang, 1922 - è apparsa per la prima volta in Italia nel giugno del 1989 con il titolo Complotto in nero (Top Secret n. 4, Garden Editoriale, traduzione di Massimiliana Brioschi), per poi riapparire nel numero 92 de “Il Giallo Economico Classico” (1995) con il titolo La banda nera.

Oggi la Newton Compton ripropone La banda nera nella prestigiosa edizione digitale della collana “Zeroquarantanove”, con la traduzione di Franco Paris.

      

Dalla quarta di copertina:

Un'organizzazione segreta, che si fa chiamare Banda nera, combatte al di fuori della legalità contro dei criminali che, all' epoca della rivoluzione bolscevica, si sono impadroniti dei gioielli dei regnanti russi e che ora, sotto la guida di un fantomatico Pastore, minacciano di portare lo scompiglio in tutta l'Europa. Gli inquirenti di Scotland Yard, confusi dai misteriosi messaggi della Banda nera e dall'audacia del Pastore e dei suoi accoliti, brancolano nel buio; fino a quando, in una casa alla periferia di Londra, si presenta loro uno scenario agghiacciante...

     

Ecco un brano con la descrizione di Bulldog Drummond:

Era un individuo enorme, con una di quelle facce eccezionalmente brutte rese assai gradevoli dallo straordinario fascino dell'espressione del suo proprietario. Nessuno era mai stato a lungo arrabbiato con Hugh. Si era piuttosto indotti al riso da quel suo sbattere continuamente i grandi occhi blu, oppure si rimaneva stupefatti per via di una divertente botta sulla cassa toracica, causata da un pugno che poteva competere con un maglio a vapore. Di cervello, apparentemente, era poco dotato; quanto a muscoli ne aveva come cinque uomini normali messi insieme.

Eppure, diversamente dalla maggior parte degli uomini particolarmente robusti, la sua velocità era impressionante, come molti buoni pesi massimi avevano constatato a loro spese. Da giovane Hugh Drummond, conosciuto più familiarmente dai suoi intimi come Bulldog, era stato in grado di coprire i cento metri in poco più di dieci secondi. E sebbene ora, al solo pensiero di una simile impresa, cominciasse a sudare freddo, era ancora capace di accelerazioni che avrebbero destato l'invidia di molti uomini più snelli.

       

Per acquistare l’eBook, ecco il link:

http://www.newtoncompton.com/ebook/1498/la-banda-nera