Gli appassionati di thriller italiani già conoscono David Liss per romanzi come L'apprendista (Tropea 2000; Il Saggiatore 2009), Il mercante di caffè (Tropea 2004) e La fiera dei corrotti (Tropea 2006): ora Newton Compton porta in Italia un suo grande romanzo del passato, La banda dei falsari (A Conspiracy of Paper, 2000).

Questa è la prima avventura di Benjamin Weaver, protagonista di una trilogia di romanzi di Liss che si spera arriveranno anche in Italia.

Dalla quarta di copertina:

Benjamin Weaver, ex-pugile ebreo, è un outsider nella Londra del Settecento: rintraccia debitori e criminali per clienti aristocratici. Figlio di un ricco trader di borsa, vive lontano dalla sua famiglia, fino a quando non gli viene chiesto di indagare sulla morte improvvisa di suo padre. Così Weaver si cala nel mondo sordido e ambiguo degli speculatori inglesi, passando dai caffè alle case da gioco, dai salotti ai bordelli. Più indizi scopre, più la verità ha l’aspetto di qualcosa di orribile. Finché Weaver si rende conto che sta ricalcando troppo le orme di suo padre ed è un gioco pericoloso…

Un thriller storico dal ritmo perfetto, che appassionerà lettori esigenti e appassionati di finanza.

Ecco l'incipit:

È da qualche anno che i gentiluomini del mercato dei libri insistono in maniera piuttosto urgente affinché io affidi le mie memorie alla carta, poiché, secondo loro, esistono molte persone che sarebbero felici di sborsare qualche scellino per venire a conoscenza delle sorprendenti avventure della mia vita. Anche se ho spesso declinato l’idea con un semplice gesto della mano, non posso dire di non averci mai pensato seriamente, dato che sono il primo a essermi congratulato con me stesso per aver visto e vissuto così tante esperienze e molte volte sono stato felice di condividere le mie storie con una buona compagnia intorno a un tavolo ormai ripulito dalla cena. Tuttavia, esiste una differenza fra le favole raccontate la sera tardi sotto l’effetto di una bottiglia di vino rosso e un libro che ogni uomo potrebbe prendere in mano e valutare. Certamente l’idea di raccontare la mia storia mi intriga, ma riconosco anche che pubblicarla sarebbe un’impresa che provocherebbe fastidio a molti: i nomi e i particolari delle mie avventure riguarderebbero così tante persone ancora in vita che un libro del genere sarebbe come minimo perseguibile per legge. Eppure il pensiero mi affascina, anzi mi affligge, e non c’è dubbio che causa di questo sia la vanità che cresce nel cuore di ogni uomo, forse nel mio più di altri. Perciò ho deciso di scrivere questo testo come meglio credo. Se i gentiluomini di Grub Street decideranno di scervellarsi per comprendere le connessioni più oscure, facciano pure. Da parte mia, conserverò il manoscritto in modo da lasciare testimonianze vere dei fatti, se non per quest’epoca, per la posterità.

David Liss è autore di sei romanzi. La banda dei falsari ha vinto il premio Edgar come migliore opera prima. I libri di David Liss sono stati tradotti in più di 20 lingue. Il suo sito web è www.davidliss.com

La banda dei falsari di David Liss (Newton Compton – Nuova Narrativa Newton n. 619), 384 pagine, euro 9,90 (in eBook, euro 4,99) – ISBN 978-88-541-8188-5 – Traduzione di Alice Peretti