<<Gli aveva mozzato l'orecchio sinistro lasciandogli un dolore pulsante e convulso come il ritmo del suo cuore. Anche il respiro usciva in rantoli brevi, affannosi. A qualche passo da lui, Nora era china sopra il tavolo su cui erano posati la pistola e il coltello. Aveva il volto contratto, ma non piangeva più.

«Ti prego», le sussurrò con voce roca. «Ti prego, non farlo. »

« Zitto », gl'intimò con un singhiozzo secco.

«Slegami! Possiamo ancora farcela, ti dico! »

Lei non reagì. La sua mano tremava incerta sopra le armi illuminate dalla luce opaca della lampadina nuda.

La paura lo irrigidiva, i legacci gli trafiggevano la carne, implacabili come braccialetti di acciaio. Cercò per quanto possibile di divincolarsi sulla seggiola.

Non è colpa mia, non è colpa mia, non è colpa mia...

Chiuse gli occhi, ma poi li riaprì: doveva vedere quello che stava succedendo. Ora la mano di Nora si era posata sul coltello.

« No ! » gridò, credette di gridare. « Aiuto, perché nessuno mi aiuta? » Ma proprio in quel momento la voce lo abbandonò.>>

Questo è il brano iniziale tratto dal prologo del thriller edito da Corbaccio con il titolo Cinque (Funf, 2012). Un inizio sconvolgente che subito inchioda il lettore sino alle ultime pagine del romanzo, in quanto l’autrice narra una storia che proprio non da respiro.

La scrittrice, Ursula Poznanski, austriaca è molto nota nel suo paese per aver scritto una decina di libri per bambini e anche vari romanzi rivolti a lettori young adult.

E’ conosciuta anche nel nostro paese in quanto è stato pubblicato il romanzo Erebos (Armenia, 2011), una interessante incursione  nel mondo variegato e imprevedibile dei giochi di ruolo, raccontando una storia coinvolgente e originale su un misterioso videogioco computerizzato

che sconvolge la vita di un gruppo di adolescenti.

Cinque è il suo primo thriller per lettori adulti. Il primo capitolo ha un inizio quasi bucolico: in un pascolo di mucche vicino a Salisburgo e sotto una alta parete di roccia viene trovato il cadavere di una donna, Nora Papenberg. A prima vista sembra che si sia gettata o caduta dalla vicina parete rocciosa, ma le sue mani sono legate dietro la schiena con della fascette di plastica.

A indagare interviene Beatrice Kasparay con il collega Florin Wenninger entrambi investigatori della polizia salisburghese.

La morta è senza scarpe e sotto la pianta di entrambi i piedi si notano dei segni e a un esame più accurato si scopre che sono state tatuate delle coordinate geografiche.

Gli investigatori inseriscono queste coordinate in un navigatore e arrivano nelle vicinanze di un luogo conosciuto come Canyon del Diavolo dove trovano un contenitore di plastica con dentro una mano maschile mozzata e un messaggio del killer che contiene un indovinello che se ben interpretato dovrebbe portare i due investigatori verso un nuovo punto e molto probabilmente a un nuovo macabro reperto. Sarà una lunga caccia e ogni volta che gli investigatori trovano un testimone, questo viene massacrato perchè sembra che il killer sia sempre un passo avanti a loro.

Come ha scritto un lettore, Cinque ha una trama  ben costruita, infarcita di svolte decisamente inattese. I personaggi principali sono verosimili e ben descritti. Non manca inoltre, anzi costituisce il vero filo conduttore del thriller, l'analisi psicologica che porterà la protagonista e i suoi colleghi a intuire chi sia l'assassino. Infine, un elemento curioso e inconsueto, in linea con gli elementi che sono il filo conduttore degli assassinii: nella postfazione l'autrice rivela che i luoghi indicati dalle coordinate geografiche (tatuate sulle vittime) sono reali e chi fosse interessato può recarvisi, aiutandosi con un GPS.

L’autrice:

Ursula Poznanski,nata a Vienna nel 1968,dopo gli studi universitari ha esordito come redattrice in una casa editrice specializzata in testi di medicina.Nel 2003 ha cominciato a pubblicare i suoi libri per i bambini, che hanno riscosso un certo successo in Austria, aggiudicandosi anche dei premi letterari. Il suo romanzo Erebos, presentato alla fiera del libro di Lipsia nel 2010 è divenuto un bestseller.

Con 5, il suo primo thriller, ha raggiunto il grande pubblico, attualmente in classifica dello Spiegel dalla settimana del lancio.

la quarta:

Una donna giace morta su un prato nei dintorni di Salisburgo. Precipitata da un dirupo, le mani legate, vestita ma senza scarpe. Sulle piante dei piedi ci sono dei numeri tatuati. Sono coordinate geografiche, che rimandano a un luogo dove è nascosto un macabro reperto: una scatola contenente una mano mozzata, avvolta nella pellicola trasparente, e un foglietto con nuove coordinate e un indovinello la cui soluzione porta all’identificazione di una persona. Ma quando finalmente i due investigatori della polizia salisburghese, Beatrice Kasparay e Florin Wenninger, riescono a identificare la persona misteriosa, questa scompare...

E la catena di omicidi non sembra destinata a interrompersi. In una perversa caccia al tesoro tramite GPS, un feroce assassino sta portando i due poliziotti salisburghesi da un cadavere a un altro, da un orrore a un altro. Gli omicidi si susseguono a ritmo sempre più serrato, senza nessun apparente legame tra loro, e i due poliziotti cercano disperatamente di scoprire le carte dell’assassino prima che attraverso i suoi indovinelli completi il suo terribile puzzle di morte...

Cinque di Ursula Poznanski (Funf, 2012)

Traduzione Anna Carbone

Corbaccio, collana Top Thriller, pagg. 402, euro 16,40