Partita difficilissima per i produttori Saltzman e Broccoli, lo sceneggiatore Richard Maibum e il regista (ex montatore) Peter Hunt. In Al servizio segreto di Sua Maestà, Sean Connery non c’è.

Stanco di un ruolo totalizzante e consapevole sia del trascorrere del tempo che delle proprie capacità altrimenti utilizzabili sullo schermo, il primo 007 abbandona temporaneamente la nave. Viene sostituito con George Lazenby, fotomodello australiano che si distinguerà poi in alcuni film di kung fu di Hong Kong (Il drago di Hong Kong) e in un paio di ottimi thrilling italiani (Chi l’ha vista morire?) e che, considerato a distanza di anni, fisicamente non era poi malaccio. Di certo non aveva il carisma di Connery né Terence Young a fargli da pigmalione.

Con Dian Rigg furono scintille, lei non voleva baciarlo perché... sapeva di aglio... ma forse è una leggenda che, come tale, è emblematica di un senso di disagio reale che aleggiava sul set.

         

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