Budget raddoppiato e “apparentemente” una strada lastricata d’oro verso il successo... invece con Dalla Russia con amore Saltzman e broccoli si ritrovarono con molti problemi da risolvere e alcuni tiri della sventura, primo tra tutti il destino di Pedro Armendariz. Contaminato insieme a tutti quelli della troupe di Gengis Khan (John Wyane compreso) girato poco distante dal “segreto” poligono di tiro nei deserti del sud ovest, Armendariz diede prova in questo film di grandissima professionalità e coraggio.

Si scoprì colpito da un male inesorabile e rapido nei suoi passi verso la fine che già il film era iniziato. Malgrado le sofferenze volle terminare il suo lavoro per dare un futuro alla famiglia e, quando alla fine venne a mancare, fu un durissimo colpo per tutti. Di fatto il suo Kerim Bey è il migliore tra i capi di Stazione incontrati da Bond nel corso delle sue missioni e si segnala per simpatia e aderenza al ruolo tanto da diventare un modello. Ma i problemi erano solo cominciati.

Tra gli incidenti vari che accompagnarono il film anche la caduta di un elicottero con a bordo cameraman e regista al largo della costa scozzese che già doveva sostituire quella istriana impraticabile per il tempo. Terence Young, ancora una volta “più Bond di Bond”, fu estratto  fortunosamente e girò la scena in due giorni malgrado una non desiderata esplosione delle cariche in acqua durante le prove. Ma il vero problema, la reale sfida era il soggetto del film.

   

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