E' sempre più numerosa la pattuglia di interessanti scrittori nordici che vengono tradotti in Italia, capaci di presentarci ottimi romanzi che non hanno nulla da invidiare a quelli angloamericani.

Merito di averceli fatti conoscere va alla Marsilio Editori che ora invierà in libreria tra pochi giorni un nuovo romanzo di John Ajvide Lindqvist dal titolo L'estate dei morti viventi un thriller orrorifico che sicuramente ripeterà il successo ottenuto con il precedente romanzo: Lasciami entrare (Marsilio, 2006).

L'autore è nato nel 1968 in Svezia a Blackeberg, un sobborgo di Stoccolma, per vari anni ha fatto il "mago" poi è diventato cabarettista e lo ha fatto per dodici anni, scrivendo anche materiale per altri comici, ha scritto copioni teatrali senza molto successo. Da sempre appassionato di thriller e di horror nel 2002 provò a scrivere un racconto e capì che quella era la sua strada.

Lasciami entrare è il romanzo che gli ha dato successo, è stato best-seller in patria, tradotto in dodici lingue e da cui ne è stato tratto un film con la regia di Tomas Alfredsson.

Scrittore di talento nel panorama letterario dei paesi

John Ajvide Lindqvist
John Ajvide Lindqvist
nordici, sa ben raccontare storie emozionanti che fanno emergere le paure più grandi in ognuno di noi.

L'autore viene definito "lo Stephen King scandinavo", definizione in cui lui non si riconosce affermando che i suoi romanzi per contenuti e stile sono molto diversi dall'autore americano, ama le opere degli scrittori come Beckett e Dostoevskij e poi ammira molto Clive Barker per il suo linguaggio raffinato ed elaborato. Per scrivere il presente romanzo si era posto la domanda: "Se i morti tornassero dalla tomba, come sarebbero, davvero?"  E cambiando le regole canoniche che vogliono gli zombie cattivi e aggressivi ci narra tutta un'altra storia: ma sempre interessante. 

Stoccolma è sull'orlo del caos. Dopo un'ondata di caldo torrido, in città si è creato un campo elettrico di grande intensità: le luci non si spengono, gli apparecchi elettrici non si fermano, i motori continuano a girare. E mentre nell'aria si avvertono strani ronzii, si scatena una violenta emicrania collettiva.

È un ubriaco a vedere per primo una minuscola larva bianca che come uno spirito penetra il marmo di una lapide. Poco dopo, si diffonde la notizia che negli obitori i morti si stanno risvegliando.

La prospettiva di ritrovare i "cari estinti" scatena le reazioni più disparate in una società che fa di normalità e consuetudine il proprio paradigma, ora improvvisamente sconvolta da un fenomeno incomprensibile. E così, tra tanti, un vecchio giornalista corre a disseppellire il nipotino; un'anziana signora riceve una visita alquanto insolita in piena notte; un uomo disperato è convinto di poter riavere la moglie.

Ma quando i morti tornano, cosa vogliono? Quello che desiderano tutti: tornare a casa. E riaverli con sé, non è esattamente come ci si aspettava. 

L'estate dei morti viventi di John Ajvide Linsqvist (Let the Right One In, 2007, Marsilio Editori, collana Farfalle, pag. 384, euro 17,50)