C’eravamo, una volta, un po’ di tempo fa; ora non ci siamo più. Non stiamo parlando di economia, conti pubblici, moneta unica, ma molto più semplicemente di un film (che dire cinema sarebbe troppo…)..

C’eravamo dentro con La Talpa, dentro un ambiente di spie come forse non c’eravamo mai stati prima, siamo fuori da tutto con questo Killer Elite di Gary McKendry, che per fortuna con l’omonimo del grande Sam Peckinpah condivide, per l’appunto, solo il titolo e nient’altro.

In soldoni: venuto a conoscenza che il suo amico Hunter è nelle mani di uno sceicco dell’Oman, Danny Bryce - ex membro dello Special Air Service britannico – inizia a sbattersi pur di salvare l’amico di tante battaglie, e pazienza se nel farlo dovrà vedersela con una squadra di uomini soprannominati i "Feather Men" al comando di un ex capitano delle SAS britanniche…

Trattasi per lo più di un banale action che lo script cerca inutilmente di calare in un’atmosfera crepuscolare affidando al terzetto Jason Statham/Robert De Niro/Clive Owen tutte le possibili sfumature lungo il continuum “stanco di tanto sangue/per niente stanco (di tanto sangue), solo che per avere qualche possibilità di riuscita bisognava spingere meno il gas e tirare più il freno a mano, mentre invece accade esattamente il contrario con risultati visti e stravisti.

Nulla da scoprire il che è come dire nulla da perdere…