Arrivano in questi giorni nelle librerie italiane i primi tre titoli di una nuova iniziativa editorale che la Newton Compton dedica a tutti gli appassionati di quelle battaglie che, da sole, hanno scritto la Storia. All’interno della collana Volti della storia sarà quindi possibile trovare testi interamente dedicati alla Storia Militare.

«I generali, gli eroi e gli oscuri soldati che hanno determinato trionfi e disfatte, le loro uniformi, le armi, le tattiche e le strategie in tutte le epoche, dall’antichità all’evo contemporaneo», si legge nella nota che accompagna l’iniziativa.

Sono già in libreria i primi tre volumi dei sei in totale che, questo 2012, la casa editrice romana dedicherà all’argomento.

Ecco i primi imperdibili tre testi, tutti all’imbattibile prezzo di 9,90 euro:

                

I Mille. La battaglia finale, di Andrea Marrone

La più grande vittoria di Garibaldi per l’Unità d’Italia

Il primo ottobre 1860 Garibaldi si trova ad affrontare la battaglia più difficile della sua lunga carriera militare. Deve combattere contro il Real esercito del Regno delle Due Sicilie, superiore al suo per numero di uomini, artiglieria, posizione e mezzi. Nessuna delle tattiche da guerriglia a lui note può essere utilizzata; trincerati in fretta e furia, i soldati devono fronteggiare un nemico determinato e consapevole. Francesco II di Borbone e i suoi generali sanno di non avere alternative: devono superare la barriera del Volturno e battere sul campo le temute camicie rosse di Garibaldi. Il generale sa che, se i borbonici sfonderanno le sue linee, tutto sarà perduto.

La preparazione della battaglia è una corsa contro il tempo e una sfida alle croniche carenze di un esercito di volontari, che manca di tutto quello che i borbonici hanno in abbondanza: cannoni, polvere, munizioni, cibo, cavalleria leggera e pesante. I garibaldini affrontano il nemico in contrattacchi furibondi, lanciando sassi, combattendo a mani nude.

I preparativi, le tattiche utilizzate negli scontri, il contrapporsi di due diversi modi di combattere e di due differenti mentalità rivivono nel saggio di Andrea Marrone, che guida il lettore passo dopo passo nei momenti salienti della battaglia decisiva per l’Unità d’Italia.

Volti della Storia n. 219 - pagine 256 - ISBN 978-88-541-3635-9

              

L’ultima battaglia dei Templari, di Giorgio Albertini

Hattin e la caduta di Gerusalemme

In Terrasanta, poco lontano dal lago di Tiberiade, presso i Corni di Hattin, il 4 luglio 1187 si svolse la battaglia che chiuse l’avventura del regno cristiano di Gerusalemme. Tra le fiamme di un devastante incendio, sotto una pioggia di frecce islamiche, bruciarono le speranze di un’intera generazione di europei che aveva stabilito nel Vicino Oriente la propria patria. Dopo ottantotto anni di dominio crociato, la Città Santa tornava in mano ai musulmani, grazie alle vittorie di uno dei capi più carismatici: il sultano ayyubide Salah ad-din, il leggendario Saladino.

L’inizio del declino dei regni cristiani in Medio Oriente coincise con la più grande sconfitta dei Cavalieri Templari, l’ordine di monaci soldati che più si era identificato con quell’impresa. L’Europa cristiana, le masse di pellegrini, la determinazione della Chiesa si trovarono a confronto con la forza inarrestabile dell’unificatore dell’Islam, che aveva saputo imporre la sua autorità dall’Egitto alla Mesopotamia, dall’Arabia all’Asia Minore. L’ultima battaglia dei Templari è il racconto di quei regni, di quei protagonisti, delle loro vite e della mirabile vittoria di Saladino.

Volti della Storia n. 226 - pagine 224 - ISBN 978-88-541-3637-3

               

La battaglia dei tre imperatori, di Marco Lucchetti

Austerlitz: la più grande vittoria di Napoleone

«Basterà che voi diciate “Io ero ad Austerlitz”, perché vi si risponda “ecco un valoroso”».

Il 2 dicembre 1805, mentre a Parigi si festeggiava il primo anniversario della proclamazione dell’Impero, in uno sperduto paesino della Moravia Napoleone Bonaparte concludeva la sua rapida avanzata attraverso il territorio austriaco con una clamorosa vittoria. Quello che rimaneva degli eserciti di Austria e Russia, guidati da Francesco II d’Asburgo e dallo zar Alessandro I, batteva in ritirata, sonoramente sconfitto. La Terza Coalizione era stata battuta, la guerra era finita e Napoleone poteva essere considerato il nuovo padrone d’Europa. Il primo ministro inglese William Pitt, grande nemico di Napoleone e ideatore della Coalizione, ordinò ai suoi aiutanti di arrotolare la mappa d’Europa, perché «non sarebbe più servita per i prossimi dieci anni». E così fu: solo dopo Waterloo i confini delle nazioni sarebbero tornati quelli del 1805.

La battaglia prese il nome dal vicino castello di Austerlitz ed è ritenuta la più grande vittoria di Napoleone, oggetto di studio di tutte le accademie militari come modello perfetto di strategia e tattica: ma eroi di quel giorno furono anche gli ufficiali e i soldati della Grande Armée, che mai come allora furono invincibili, eseguendo alla perfezione sul campo di battaglia gli ordini del proprio comandante, nonostante l’inferiorità.

Volti della Storia n. 225 - pagine 256 - ISBN 978-88-541-3636-6