Le roi s’amuse, il re si diverte. Così, citando la celebre pièce di Victor Hugo che in seguito divenne l’opera lirica verdiana Il Rigoletto, Francesco Tentori Montalto iniziava nel 1986 il viaggio che lo avrebbe portato a presentare al pubblico italiano la trilogia di libri che raccoglieva le ricche conversazioni fra il grande maestro cieco Jorge Luis Borges ed il giovane Osvaldo Ferrari.

«Borges procede con la sicurezza del veggente nel fitto del suo universo di citazioni, riferimenti, paragoni, ricordi, riportando sempre dal vagabondaggio più estroso il filo di una continuità, di una coerenza, si dica pure d’una fedeltà per cui tout se tient, a dispetto del caso che ci governa e delle insidie dell’irrazionale»: così continuava il traduttore-curatore, grande estimatore ed amico del Maestro di Buenos Aires.

 

Nel corso di trenta conversazioni svolte, quel 1984, dal giovane giornalista Osvaldo Ferrari alla Radio municipale di Buenos Aires fecero storia già mentre si svolgevano: senza aver prefissato i temi da discutere, ma lasciandoli sgorgare spontanei, Borges e Ferrari - entrambi bonaerensi ma con cinquant’anni di differenza! - crearono un corpus di dialoghi che sin da subito vennero amati dai lettori, apparendo a gran velocità trascritti sulle pagine di Tiempo argentino.

L’esperienza fu così appagante per tutti che venne ripetuta ancora, ed ancora, ed ancora...

«Ferrari e io abbiamo cercato di far sì che le nostre parole scorressero attraverso di noi, forse nonostante noi», scrive Borges. «Non si tratta dunque di interviste, ma veramente di conversazioni, nate dal piacere di trattare temi per i quali entrambi sentivamo affinità», ricorda Ferrari.

Le conversazioni sarebbero andate avanti, se il Buio non avesse compiuto la sua opera e, dopo gli occhi, avesse portato via a Borges anche la vita. Non prima, però - lui che si era sempre rimproverato di non essere stato felice - di lasciare questo commento su tutta l’operazione: «A questo punto della mia vita sento questi dialoghi come felicità».

Questo dicembre la Bompiani ristampa tutti e tre i libri già editi in passato - e di molto difficile reperibilità - e li racchiude in un prezioso cofanetto, aggiungendo la ciliegina finale: un libro di conversazioni del tutto inedito.

«Dopo quasi trent’anni da quando li ho realizzati - ci racconta Ferrari nell’introduzione di Reencuentro, testo apparso in Argentina solo nel 1999 in occasione del centenario della nascita del Maestro, «torno a incontrarli, a sentire la voce di Borges e a meravigliarmi come allora; anche più di allora. [...] A tutti noi spettava questo nuovo incontro, il “reencuentro” con Borges, con l’inconfondibile fluire della sua intelligenza, della sua sensibilità.»

 

Ecco la composizione del “Cofanetto”:

Conversazioni (Borges en diálogo, 1985), 272 pagine, euro 8,90 - ISBN 978-88-452-4578-7

Altre conversazioni (Libro de diálogos, 1986), 272 pagine, euro 8,90 - ISBN 978-88-452-5486-4

Ultime conversazioni (Diálogos últimos, 1987), 240 pagine, euro 8,90 - ISBN 978-88-452-6933-2

Reencuentro. Dialoghi inediti (Reencuentro, 1999), 240 pagine, euro 10,90 - ISBN 978-88-452-6664-5

Il traduttore dei primi tre volumi è il celebre Francesco Tentori Montalto; la traduzione del quarto volume è affidata a Beatrice Gatti.

I quattro libri sono acquistabili singolarmente o nella delicata e preziosa edizione in Cofanetto (ISBN 978-88-452-6932-5) al prezzo di euro 29,90.