MARGIN CALL – “It's not called panic if you're first out the door.” 

Si tratta di un termine finanziario quando si parla di una transazione, ovvero un versamento ulteriore richiesto ad un operatore di borsa a fronte di una maggiore esposizione. 

Ma è anche il titolo del thriller diretto dall’esordiente J.C. Chandor che vanta un cast stellare: attori del calibro di Kevin SpaceyZachary Quinto (che lo ha prodotto con la sua casa di produzione The Door Pictures), Stanley TucciSimon BakerPaul BettanyCarla GuginoDemi MooreJeremy IronsMary McDonnell. Niente di meno per un film che narra le vicende delle 24 ore che hanno preceduto lo scoppio della crisi immobiliare, che ha provocato una reazione a catena le cui conseguenze stiamo pagando ancora oggi. Dopo l’anteprima nei più prestigiosi festival come il Sundance e il Festival di Berlino, Margin Call è appena uscito nelle sale americane. 

L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha improntato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America.” (Gordon Gekko/Michael Douglas - Wall Street)

Margin Call racconta in pratica la banca d’affari Lehmann Brothers senza mai farne accenno esplicito e costruisce un film corale che parte dal basso, dal punto di vista di un semplice analista, e arriva fino all’amministratore delegato. Tutti i livelli vengono sbaragliati dalla spirale del fallimento, nessuno escluso, nella disperata corsa alla vendita di titoli prima che Wall Street sprofondi nel baratro.

I più di questi laureati a Harvard non valgono un cazzo. Serve gente povera, furba e affamata. Senza sentimenti. Una volta vinci e una volta perdi; ma continui a combattere. E se vuoi un amico, prenditi un cane.” (Gordon Gekko/Michael Douglas - Wall Street)

Al Festival del cinema di Berlino il film è stato accolto dal consenso generale perché riesce nell’ardua impresa di esemplificare e far capire allo spettatore tutti i vari passaggi economici alla base della crisi con semplicità, ma allo stesso tempo con grande accuratezza e oggettività.

Se vendesse bare, non morirebbe più nessuno.” (Gordon Gekko/Michael Douglas - Wall Street)

Sullo schermo Kevin Spacey interpreta uno squalo del mondo degli affari che risveglia la sua coscienza nel momento in cui deve decidere se truffare i suoi acquirenti, distruggendo il mercato, oppure andare via senza intascare un soldo, ma salvando la sua anima.

Il merito del film è quello di mostrare il lato umano di questi personaggi di cui nel 2008 abbiamo letto giorno dopo giorno sulle prime pagine dei giornali.

Vaffanculo, ecco come mi chiamo e lo sai perché amico? Tu sei venuto qui in utilitaria stasera mentre io ci sono venuto con una Bmw da 80.000 dollari, ecco come mi chiamo! (Rivolto a Levene) E tu ti chiami "venditore scadente", non sai fare questo mestiere? Non riesci a chiudere i contratti? Allora vattene a casa e sfogati con tua moglie. Perché c'è solo una cosa che conta in questa vita. Farli firmare sulla linea tratteggiata. Avete capito? Branco di finocchi!” (Blake/Alec Baldwin – Americani)

Margin Call si apre descrivendo uno di quei giorni tristi che la maggior parte delle persone vorrebbero evitare, specialmente nell'attuale clima: un numero di lavoratori che con i loro scatoloni di cartone in mano si portano via gli effetti personali in una deriva attraverso corridoi e gli ascensori come anime perse il cui sangue è stato succhiato dagli zombie.

Vi augurerei buona fortuna ma voi buttereste via anche quella. E per tornare alla tua domanda. Perché sono qui? Sono venuto perché Mitch e Murray me l'hanno chiesto per favore ma il vero favore se lo faranno da soli se seguiranno il mio consiglio e ti sbatteranno in mezzo alla strada.

Perché un fallito sarà sempre un fallito.” (Blake/Alec Baldwin – Americani)

Margin Call è un film ambizioso, soprattutto per essere un primo film. Chandor ha saltato il passaggio "fare un piccolo film indipendente con due personaggi che parlano in una stanza" come stadio di sviluppo, ma nonostante questo è riuscito a fornire una prova intelligente di cinema mainstream.

E smettila di andare per dollari facili e produci qualche cosa nella vita. Costruisci invece di vivere sulla compravendita degli altri.” (Carl Fox/Martin Sheen - Wall Street)