Quale miglior metodo per combattere la calura di agosto se non rinfrescarsi con brividi di paura? Per le prossime quattro settimane il canale satellitare MGM (Sky, Canale 320) dedicherà la seconda serata di ogni sabato alla proiezione di un film da brivido. Per guidarci in questa rassegna di titoli eclettici abbiamo chiesto un commento a Danilo Arona, esperto di cinema horror nonché scrittore da sempre specializzato nel far provare brividi di inquietudine ai propri lettori. (I quali proprio in questo periodo stanno "rabbrividendo" per l’uscita del suo atteso romanzo Malapunta, Edizioni XII.) I suoi commenti sono riportati in corsivo.

Il primo ad entrare in scena è l’ossessivo e opprimente Sepolto vivo, terzo film della serie basata sui racconti di Edgar Allan Poe, realizzata dal grande Roger Corman. Storia di Guy, un medico con l’ossessione di essere sepolto vivo che, dopo una breve parentesi in cui riesce a scostarsi dal suo problema sposando la giovane Emily, tornerà ben presto ad essere attanagliato dalla sua fobia e si costruisce una cripta a prova di errata sepoltura.

«Un capolavoro maledetto della mitica serie Corman-Poe. Di grande suggestione minimalista sottolineata dalle scenografie di Daniel Haller, da un sulfureo technicolor e un'enfatica recitazione sopra le righe di Ray Milland. Curiosità: Francis Ford Coppola era regista della seconda unità

Danilo Arona (B/n)
Danilo Arona (B/n)
Sarà poi la volta delle soprannaturali suggestioni de Il villaggio maledetto, diretto da Peter Medak e tratto da un romanzo dello scrittore americano John Saul. Patrick Duffy, il mitico Bobby della serie TV cult anni ’80 Dallas, veste i panni di uno psichiatra che per trovare un po’ di tranquillità si trasferisce in una cittadina sulla costa insieme alla moglie. La situazione che però troveranno non è delle più tranquille, infatti, oltre all’ostilità e alla chiusura della popolazione locale, ci sono anche delle misteriose morti che si consumano ogni qual volta si scatena la tempesta...

«Il "villaggio maledetto" è un tema straclassico e l'incontro tra due notevoli personalità quali lo scrittore John Saul e il regista Peter Medak (La classe dirigente - Changeling) poteva dar luogo a un film notevole, ma il tutto resta intrappolato nella cadenza televisiva. Purtroppo dimenticabile

Si va avanti con l’inquietante Frogs, per gli spettatori più impavidi un film che affronta una tematica cara al cinema degli anni ’70, la ribellione della natura contro l'uomo che si manifesta attraverso l'attacco di terribili mostri, che si celano sotto le mentite spoglie di animali comuni. La tranquila esistenza di una famiglia stanziatasi in un'isoletta del Sud America viene improvvisamente sconvolta da una sanguinosa e violenta "rivolta" di rane e rettili.

"Frogs"
"Frogs"
«Nelle intenzioni una summa epocale del filone "natura che si vendica". Nei risultati una carrellata di enormi batraci che gorgogliano placidi per i fatti loro, mentre una comunità tra le paludi urla, chissà perché, in preda al terrore. Non funziona nemmeno come reperto di un decennio peraltro notevole

Si chiude con le inquietanti atmosfere di una prestigiosa scuola femminile nascosta nel cuore della foresta ne Il mistero del bosco, scritto da David Ross. Una nuova studentessa è molto diversa dalle altre, ha delle visioni terrificanti e sente delle voci, appena le sue compagne incominciano a sparire lei comprenderà che in quella scuola nulla è come sembra e soprattutto che nessuno può sfuggire al bosco!

Ecco il palinsesto riassuntivo.

Sabato 6 ore 22.35: Sepolto vivo (Premature Burial) di Roger Corman con Ray Milland, Hazel Court, Richard Ney (1962)

Sabato 13 ore 22.30: Il villaggio maledetto (Cry for the Strangers) di Peter Medak con Brian Keith, Patrick Duffy, Cindy Pickett (1982)

Sabato 20 ore 22.40: Frogs di George McCowan con Ray Milland, Sam Elliott, Nicholas Cortland, David Gilliam, Judy Pace, Joan Van Ark (1972)

Sabato 27 ore 23.05: Il mistero del bosco (The Woods) di Lucky McKee con Agnes Bruckner, Emma Campbell, Patricia Clarkson, Colleen Williams, Bruce Campbell, Lauren Birkell (2006)