Seguito potenziale ma disgiunto de La strada della violenza (Colorado Noir, 2006), in comune col primo dei suoi precedenti tre romanzi, Dove tutto brucia di Mauro Marcialis, edito da Piemme,  ripropone forze di polizia e servizi deviati, collusi con alta imprenditoria e potere politico, narrazioni da differenti punti di vista e una Reggio Emilia portavoce di un contesto provinciale ombra di scenari più ampi, che viene alternata ad altri luoghi.

Mondiali di calcio 2006, momento cruciale Italia-Francia, tensione e aspettative. L’incipit procede tra le immagini dell’evento calcistico trasmesso in televisione e la storia criminale che si innesca con un viaggio attraverso un autoarticolato diretto a Reggio Emilia dal confine francese, dotato di un permesso speciale – e contraffatto – per il suo carico: roba deteriorabile.

In questo Strapaese quattro poliziotti portano avanti i loro loschi affari e lo fanno indisturbati e coperti: Giorgio Garlini, Flavio Foglia, Matteo Battini, Romano Fani, tutti della Questura di Reggio. Tra estorsioni, ruberie e traffici illeciti, arraffano le mance che lo stato non accorda loro, intoccabili penetrano nei covi di ricettatori e spacciatori, sfruttano le posizioni precarie di extracomunitari per sottrarre loro la miseria racimolata.

Lorenzo Rollei sa. Sa, tace ma li costringe a seguire un caso di droga, a scortarla e ad impedire che venga bruciata. Molte cose invece bruceranno, in un crescendo di misfatti burattinati da una loggia segreta di cui fanno parte uomini delle istituzioni, dell’alta finanza e del crimine organizzato.

L’amarezza per un’impunità che dilaga e la consapevolezza che poco sta cambiando sembrano forse in contrasto con la filosofia di questa rubrica. Invece no, per due motivi: - primo, perchè il primo passo per guarire è comprendere e accettare la malattia/il male.

- secondo perché Marcialis crede nel valore terapeutico dei libri e s’immerge in storiacce noir nella speranza di esorcizzare le sue paure…

Sentiamo ora, dalle parole dell'autore, a quale medicina corrisponde il suo romanzo...

ISTRUZIONI PER L’USO

Denominazione: Dove tutto brucia (titolo proposto dall’editore e approvato dall’autore, ma solo dopo aver perso battaglie dialettiche con: L’innocenza sepolta e Italia calibro zero)

Editore: Piemme – collana Linea Rossa.

Pag.: 403

Euro: 18,00

Se questo libro fosse un farmaco sarebbe:

una pillola abortiva.

Composizione: “Dimensione Italia”,

un grottesco miscuglio difficilmente misurabile, “stimabile”…

Principi attivi: collusioni alta finanza / istituzioni / politica / crimine organizzato, estorsioni & ricatti, esecuzioni & deviazioni, massoneria & narcotraffico, satanismo & pedofilia…

Eccipienti: fredde strategie e deliri, passioni e ossessioni, conflitti e perdite, drammi emozionali e dolore, onore e suggestione, amicizie tradite e amori disperati.

Indicazioni terapeutiche:

trattamento sintomatico di affezioni video / mignottocratiche.

Consigliato a tutti, benefico per:

autolesionisti cronici.

Controindicazioni:

ipersensibilità nota ai principi attivi e agli eccipienti.

Posologia, da leggersi preferibilmente:

a occhi chiusi…

Effetti indesiderati:

può provocare un’insana dipendenza…