Non sono molti i festival italiani in “doppia cifra”: il Noir in Festival di Courmayeur taglia vittoriosamente il traguardo della ventesima edizione dal 7 al 13 dicembre 2010 con un programma che conferma la specialità della casa: cinema in anteprima, grande letteratura, cronaca, televisione, nuovi media in un vorticoso succedersi di appuntamenti e serate nel segno del noir.

Michael Connelly (il campione del thriller americano, l’inventore di personaggi indimenticabili come il detective Harry Bosch e l’ex agente dell’FBI Terry McCaleb) sarà a Courmayeur per ritirare il Raymond Chandler Award, autentico Premio Nobel per la letteratura mystery; Michael Winterbottom, uno dei maggiori esponenti della British Renaissance cinematografica, racconta l’universo noir di Jim Thompson a partire dal suo recente The Killer Inside Me.

Con protagonisti, omaggi ed eventi a sorpresa il Festival si prepara a festeggiare il suo ventesimo compleanno che coincide anche con un’altra ricorrenza: per la prima volta 30 anni fa il genere “giallo” si vedeva riconoscere i “gradi di nobiltà” dopo decenni di sottovalutazione della critica sia letteraria che cinematografica. Oggi, in un mondo fin troppo interpretato sotto la lente esclusiva del noir, il Courmayeur Noir in Festival si conferma inconfondibile “marchio di qualità” e avvia una riflessione sulle trasformazioni del genere nell’epoca dei nuovi strumenti del linguaggio digitale con la partecipazione di studiosi, editori, autori, filosofi. 

Tra i 10 film che si contendono il Leone Nero per il miglior film del ventennale, una citazione speciale per il drammatico Never Let me Go di Mark Romanek con Carey Mulligan e Keira Knightley dal romanzo di Kazuo Ishiguro, l’esordio italo-inglese di Cosimo Alemà The End of the Day, l’inglese The disappearance of Alice Creed di J. Blakeson con Gemma Artinton.

Tra le anteprime fuori concorso c’è grande attesa per il terzo capitolo della saga Le cronache di Narnia, diretto da Michael Apted e per la presentazione integrale di Carlos, ormai leggendario affresco della generazione del terrorismo firmato da Olivier Assayas.

A questa pagina della nostra storia recente con drammatiche ramificazioni nella realtà italiana si collegherà anche un incontro, con racconti e filmati inediti, coordinato da Carlo Lucarelli in ricordo della strage di Bologna, avvenuta trent’anni fa.

Per la letteratura: Giorgio Faletti  presenta il suo nuovo libro Appunti di un venditore di donne e inaugura Privacy-Ritratti segreti. Mostra Fotografica sugli scrittori noir italiani: le foto di Francesco Galli ritraggono 26 autori, ognuno protagonista di un trittico dove dal ritratto dell'autore si arriva a un dettaglio che illumina la sua scrittura, passando per il suo ambiente di lavoro.

Gli incontri della Pagina Buia permetteranno di conoscere da vicino autori come l'inglese Iain Pears, che presenta L'uomo caduto dal tetto del mondo, il danese Christian Moerk con il romanzo gotico Darling Jim, il tedesco Wulf Dorn, con il thriller psicologico La psichiatra.

Il tema della vendetta attraversa due romanzi e sarà raccontato da una voce maschile e da una femminile, quella dell'inglese R. J. Ellory e quella della regina delle classifiche, la norvegese Anne Holt. Un'altra grande signora del genere, Maj Sjöwall, sarà a Courmayeur per presentare il suo romanzo La camera chiusa, ma anche per riflettere sugli ultimi vent'anni di letteratura noir e del grande successo degli autori scandinavi.

Il Courmayeur Noir in Festival è diretto da Giorgio Gosetti, Marina Fabbri, Emanuela Cascia; è promosso dal Comune di Courmayeur, Regione Autonoma Valle d’Aosta (Assessorato al Turismo) e Ministero per i Beni e le Attività Culturali (Direzione Cinema) con il sostegno di sponsor privati.