Un altro grande titolo rappresentativo della new wave marziale thailandese viene presentato nella sempre più prestigiosa collana “Bruce Lee e il grande cinema delle arti marziali”, curata da Gazzetta dello Sport e Stefano Di Marino.

Si tratta di “Tom yum goong” (2005), nome di un piatto speziato molto comune in Thailandia (scelto pare perché la pellicola è piena di scene “forti”, “piccanti”) che per il mercato estero è stato distribuito come “The Protector”, creando così confusione con l’omonimo film dell’85 interpretato da Jackie Chan: comunque in Italia è stato aggiunto il sottotitolo “La legge del Muay Thai”.

Alla regia troviamo Prachya Pinkaew, vero e proprio simbolo del nuovo cinema marziale thailandese che è in grado di coniugare una fresca visione cinematografica ad un’ottima regia marziale.

Un gruppo di criminali spietati gestisce una catena di ristoranti illegali che serve piatti preparati con le carni di animali protetti: un vizio per pochi ricchi clienti. Il povero elefantino di Kham (Tony Jaa) viene rapito per diventare una portata prelibata nel menu illegale di uno di questi ristoranti, gestito dal vietnamita Johnny (Johnny Nguyen). Kham, affezionato al suo compagno d’infanzia e considerandolo a tutti gli effetti un membro della propria famiglia, non accetta di buon grado le intenzioni del gruppo di criminali, e decide di agire da solo: sfidando orde di guardie del corpo, capeggiate da T.K. (Nathan Jones), arriva al vertice dell’organizzazione, gestita da Madame Rose (Xing Jing).

 

Due star a confronto: il thailandese Tony Jaa e il vietnamita Jimmy Nguyen
Due star a confronto: il thailandese Tony Jaa e il vietnamita Jimmy Nguyen
Va ricordato che per i thailandesi l’elefante è un animale sacro. «Nella nostra storia gli elefanti sono stati utilizzati in guerra - racconta Tony Jaa in un’intervista del 2006. - Il re sedeva sempre sull’elefante, in battaglia, perché questo era un forte simbolo della Thailandia. Oggi che non ci sono guerre, gli elefanti vengono impiegati per usi casalinghi, diventando a tutti gli effetti membri di una famiglia.» Ricordiamo che Jaa stesso, nella sua casa di campagna, possiede due elefanti sin dall’infanzia, ed anche nel successivo “Ong-bak 2” saranno presenti molte scene con elefanti protagonisti.

The Protector” è solamente il secondo film da protagonista per Tony Jaa, ma in realtà è il primo passo verso la celebrità. “Ong-bak”, il suo debutto, è ancora un film legato ai veloci action movie thailandesi girati in poco tempo e con poche risorse, anche se di qualità nettamente superiore. È ancora un film legato ad una concezione marziale che si rivolge a pochi appassionati: “The Protector” invece è un film completo ad alto budget che cura molto di più la parte “filmica” della storia, e che alla riduzione della quantità dei combattimenti fa corrispondere un innalzamento della qualità che raramente si potrà riscontrare nella cinematografia di altri paesi.

Questo film è l’unico nella storia del genere marziale a vantare una lunga sequenza di combattimento girata in un’unica ripresa, una difficilissima ed impegnativa tecnica che in Occidente rimane appannaggio di pochi nomi celebri come Brian De Palma. Ad essere onesti nel 2008 questo primato è stato intaccato da “JCVD”, capolavoro di Mabrouk El Mechri che si apre con un lungo piano sequenza interpretato da Jean-Claude Van Damme: considerando che però il film non fa parte del genere marziale, possiamo dire che il primato di “The Protector” è ancora integro.

Nel DVD italiano è presente il backstage del film dove il regista Pinkaew presenta tutte e cinque le diverse versioni del lungo piano sequenza marziale, girato in parecchie settimane di duro lavoro. La sequenza migliore, si potrà vedere, non è quella scelta alla fine e montata nel film: a detta anche del regista e dell’attore, la migliore è quella che purtroppo si interrompe per la fine della pellicola!

 

Alcune scene dalla fenomenale sequenza marziale misteriosamente assente dall'edizione in DVD
Alcune scene dalla fenomenale sequenza marziale misteriosamente assente dall'edizione in DVD
Va ricordato che “The Protector” è un film in cui la star indiscussa Tony Jaa incontra grandi interpreti marziali di tutto rispetto. In primis il vietnamita Jimmy Nguyen, che nelle produzioni thailandesi ricopre spesso il ruolo di “cattivo”: la sua fenomenale bravura (e controllo) nelle tecniche di gambe lo rendono un fenomenale interprete di ottimi film marziali.

Nel ruolo della terribile guardia del corpo troviamo il wrestler australiano Nathan Jones, che con questo film si vede aperte le porte dell’Asia: l’anno successivo sarà nel cast di “Fearless” accanto a Jet Li, e nel 2008 sarà fra i rarissimi attori occidentali a ricoprire un ruolo positivo in un film asiatico, nello specifico il thailandese “Somtum” (nome di un altro piatto speziato, come si è visto in un precedente articolo di questa rubrica).

Ai più distratti, infine, va assolutamente segnalata la presenza in un piccolo ruolo dell’olandese Ron Smoorenburg: probabilmente le gambe più snodate che si siano mai viste su schermo! Ottenuta la notorietà marziale per il suo lungo combattimento finale contro Jackie Chan in “Senza nome e senza regole” (Who Am I?, 1998), Smoorenburg partecipa spesso alle produzioni marziali asiatiche, anche se quasi sempre in piccole parti secondarie. In “The Protecor” lo si ritrova nella folta schiera di guardie del corpo che verranno atterrate, una ad una, dalle terribili tecniche di Tony Jaa: il suo scontro con Smoorenburg è fra le scene più esplosive di tutta la sequenza... eppure, per un qualche misterioso motivo, nell’edizione in DVD del film questa scena è totalmente assente! Eppure il salto circolare che atterra il povero Smoorenburg è stato

addirittura presentato nello scarno trailer italiano del film...

Con questa uscita, la collana della Gazzetta dello Sport completa la filmografia da protagonista dell’attore Tony Jaa, fra i migliori attori marziali del momento: se sono vere le voci che egli avrebbe dato l’addio al cinema (voci che girano ad ogni suo film), questi tre film (“Ong-bak”, “The Protector” e “Ong-bak 2”) rimarranno fra le perle più splendenti del cinema marziale mondiale.

Noi rimaniamo comunque in attesa che Jaa torni a colpire.