Dalla Norvegia è arrivato un nuovo thriller mozzafiato, La biblioteca dell’anatomista (Nord 2012), ma stavolta insieme a serial killer, morti misteriose e violente torture troviamo elementi letterari difficilmente collegabili al genere: citazioni, atmosfere e richiami stuzzicanti alla poetica di autori come Poe e Borges.

Ne parliamo con l’autore, Jørgen Brekke, nome di cui sicuramente sentiremo ancora parlare a lungo.

                

La prima domanda è per i lettori italiani che ancora non ti conoscono: chi è Jørgen Brekke?

Be’, sono un padre di famiglia di 43 anni che vive nella città norvegese di Trondheim. Ho una laurea in letteratura ed ho lavorato come insegnante prima di iniziare a scrivere. Oltre alla letteratura e alla storia mi piace giocare a football e viaggiare con la mia famiglia. Mi considero una persona tranquilla e creativa, con il senso dell’umorismo, ma per questo dovresti chiedere a mia moglie.

                    

Come ti è venuta l’idea del romanzo “La biblioteca dell’anatomista”? E perché hai scelto quel titolo originale?

Il titolo originale, “Nådens omkrets” (La circonferenza della grazia), è ispirato alla frase che ricorre per tutto il mio libro, che suona come “Dio è una sfera il cui centro è ovunque e la cui circonferenza è in nessun luogo”. La citazione può trovarsi in molte varianti, andando indietro nella storia.

                

Leggendo il tuo libro ho notato una cosa importante: la tua passione per Edgar Allan Poe e per Jorge Luis Borges. Ce ne puoi parlare?

Be’, le storie di Edgar Allan Poe le ho scoperte quand’ero ragazzo e fui subito intrigato dal contenuto fantastico e burlesque di queste opere. Più tardi ho capito che la sua scrittura verteva molto sulla letteratura e le possibilità da essa offerte. Poe era uno scrittore estremamente creativo, ed ancora oggi il suo lavoro vanta una qualità che lo fa essere sempre moderno. Jorge Luis Borges è ovviamente uno scrittore di finzioni metaletterarie molto più di Poe, ma quello che realmente amo di lui è come ti fa vedere il mondo da prospettive ogni volta nuove.

                  

La storia della scimmia di Alessandria è una sublime finzione che credo ispirata dalle “Altre inquisizioni” di Borges: dico bene?

Esatto. Molti miei lettori hanno avvertito l’influenza di Poe nel mio libro, ma sono lieto che tu abbia colto l’importanza di Borges: alcune delle storie secondarie sono direttamente ispirate da lui. La storia che citi è ovviamente ispirata alla teoria della “scimmia infinita”: se una scimmia battesse a caso i tasti di una macchina da scrivere per un tempo infinito, quasi sicuramente prima o poi uscirebbe un testo compiuto, magari anche le opere complete di William Shakespeare. La teoria a volte è falsamente attribuita a Thomas Huxley, ma l’idea di base risale fino ad Aristotele.

                

Un’altra finzione stupenda è quella del “Libro di Johannes”: che ne pensi degli pseudobiblia, i “libri falsi” creati dagli scrittori per i loro romanzi?

L’argomento in effetti mi appassiona molto. Credo che un libro immaginario aggiunga spessore ad un romanzo tanto quanto un personaggio. La Guida galattica per autostoppisti, il Necronomicon o Se una notte d’inverno un viaggiatore [citato in italiano! n.d.r.] sono esempi di libri immaginari che hanno ispirato grandi romanzi.

                     

Negli ultimi anni i lettori italiani amano molto leggere thriller provenienti dal Nord Europa: nel tuo Paese è conosciuta la letteratura italiana?

Nådens omkrets (La biblioteca dell'anatomista)
Nådens omkrets (La biblioteca dell'anatomista)
Ovviamente sì. Scrittori come Italo Calvino, Dario Fo e Umberto Eco sono molto conosciuti ed amati in Norvegia. Le città invisibili di Calvino è uno dei miei libri preferiti. Ma in effetti devo dire che non molti autori italiani di thriller sono conosciuti qui.

                   

Cosa puoi dirci dei tuoi progetti futuri? Quando leggeremo un nuovo thriller di Jørgen Brekke?

Ho appena pubblicato il mio nuovo libro in Norvegia [Drømmeløs, “senza sogni”, n.d.r.]. È un altro thriller con sottotesto storico. Una giovane donna viene trovata morta con un carillon sul petto, e nel 1767 il corpo di un uomo viene ritrovato su una spiaggia fuori Trondheim. In questa storia incontrerai di nuovo e ne saprai di più su Odd Singsaker e Felicia Stone, gli eroi de La biblioteca dell’anatomista. La storia musicale scandinava sarà un importante elemento del mistero. Non so però quando il libro arriverà in Italia.