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365 racconti erotici per un anno
Leggere un racconto erotico al giorno è meglio che sgranocchiare una mela, per togliersi i medici di torno...
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Cassandra Fallows
Scrittrice di successo, sulla cinquatina, carattere forte e intreprendente, due matrimoni falliti, vita sessuale "allegra"...
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Nikki Heat
Detective a New York, belloccia e sfortunata con la madre morta ammazzata, forte e atletica si allena con le arti marziali. Precisa e metodica sul lavoro...
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Flavia de Luce
Undici anni, padre Colonnello, due sorelle più grandi, potente passione per la chimica, in modo particolare per i veleni, forte e coraggiosa in continuo movimento con la sua bicicletta Gladys...
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Va Forte Carthago!
Franco Forte è tante cose. Milanese, classe 1962, è giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore, soggettista, editore, consulente editoriale, traduttore, curatore. E si potrebbe aggiungere anche qualche altra competenza, ma mi limiterò a dire che è soprattutto un artista, sia che scriva libri storici, sia che diriga riviste o pianifichi produzioni editoriali. Per ogni approfondimento cliccare qui: http://www.franco-forte.it/home/
Leggi![[78] GERMANIA Veit Heinichen](https://www.thrillermagazine.it/imgbank/bigthumb/RUBRICHE/forte.jpg)
[78] GERMANIA Veit Heinichen
Veit Heinichen, La calma del più forte, Roma, Edizioni e/o, 2009, “Noir mediterraneo” (ed. orig.: Die Ruhe des Stärkeren, 2009)
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05. Il nastro bianco, niente di nuovo sotto Bergman
Storia di uno Spettatore che va a vedere speranzoso “Il nastro bianco” di Michael Haneke, forte dell’aver gustato altri suoi due film precedenti, e si ritrova a chiedersi: che fine ha fatto il regista?
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032 Il Buono e il Cattivo
Se l’Eroe riesce con troppa facilità a sconfiggere i piani del male il gioco non è così duro come il lettore chiede. E i duri giocano solo quando il gioco si fa duro. Per cui il protagonista, per quanto forte, violento, affascinante deve forzatamente guardarsi nell’abisso. E l’abisso guarda te...
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Leonardo Gori. Il Giallo Storico
Credo fermamente che si riesca ad avvincere un lettore quando si racconta una storia “forte”, con una buona motivazione, quale che sia, e soprattutto con la massima sincerità – qualcuno direbbe “onestà intellettuale”. Che sia poi un romanzo ambientato nel Medioevo o nel futuro, credo non abbia alcuna importanza, purché ci sia un motivo perché quella particolare storia è ambientata in quel particolare periodo
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