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Andrea Carlo Cappi
Credo che molti scrittori pubblichino libri perché quello che sentono e pensano sia condiviso e possibilmente amato dal pubblico. Carenza affettiva? Probabile. Di sicuro, se il pubblico non amasse quello che scrivo, nessuno mi pubblicherebbe più e non avrebbe più senso scrivere
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Ho paura che le mie parole non servano a niente, non cambino niente
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Agota Kristof e la morte della scrittura e delle parole: Ieri
LeggiGiuseppe Genna
Ogni testo che scrivo è una domanda generale a cui non riesco a dare risposta e che offro ai lettori, i quali sono spesso abituati a ricevere piuttosto risposte dai romanzi. Per questo mi piacerebbe percorrere tutto lo spettro delle forme e delle poetiche tradizionali: mi piacerebbe dare agli altri risate e meditazioni, esattamente come accade nella vita quando non scrivo
Leggi[1] 1974 - Il cittadino si ribella
All'impotenza delle forze dell’ordine di fronte alla criminalità, un cittadino reagisce cercando i delinquenti che l'hanno colpito in una Genova metropolitana
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