Nicolas Mathieu, scrittore francese, con la sua seconda opera “E i figli dopo di loro”, vinse il prestigioso premio Goncourt nel 2018.

Rose Royal è il suo quarto romanzo tradotto in Italia da Marsilio. È un piccolo gioiello, perché in poco più di 100 pagine descrive la vita di una donna qualunque di cinquant’anni, con un lavoro che le consente una tranquillità economica, due figli grandi e lontani, un divorzio alle spalle. Il suo passatempo preferito, frequentare bar per passare le serate a bere alcoolici e a chiacchierare, oppure chattare in rete nei siti per incontri. Ha vissuto e conosciuto molti uomini, spesso inclini ad alzare la voce e a volte anche le mani durante una banale discussione. Ritiene di aver accumulato abbastanza esperienza con gli uomini per cavarsela da sola e capire quando è il momento di allontanarli dalla sua vita. Eppure, qualche dubbio sulla capacità di difendersi da sola lo deve nutrire perché decide di comprarsi una pistola da portare sempre nella borsa. Una notte, al solito bar, irrompe un uomo con un cane ferito a morte e Rose si offre di finirlo con la pistola.

Il resto è una storia d’amore il cui sviluppo e il conseguente esito matura a poco a poco nella psicologia dei due personaggi principali, Rose e Luc. Una storia come tante, lette sui giornali o ascoltate nei telegiornali, qui raccontata con il passo, la sensibilità e la leggerezza del narratore di rango.