Dove sei quando scrivi? Sia fisicamente che mentalmente.

Quando scrivo sono nella Bassa della mia infanzia, in una campagna immersa nella nebbia, brutta, sporca e cattiva. Dove  si giocava in strada e ci si faceva malissimo con fionde, archi e frecce artigianali e si facevano un sacco di  giochi pericolosi. Dove i genitori menavano come fabbri e la maestra anche. Dove non si sterilizzavano cani e gatti perché tanto i cuccioli venivano chiusi in un sacco e gettati nel fiume vivi. Dove per vicini avevi due pedofili, uno anziano e uno giovane, che ti mostravano le caramelle dalla finestra e dove mia cugina, per averle, disse di aver fatto il famoso gioco del vitellino. Una cosa incartata nella carta gialla da macellaio che doveva massaggiare fino a che non vedeva schizzare del latte bianco.

Come scegli le tue vittime, e i tuoi assassini?

Gente di strada che si incazza per fare i propri comodi e che a volte uccide. Vendette private su cui i carabinieri, inetti, del posto non risolvono mai niente. I personaggi coinvolti devono  cavarsela da soli. In Dalle nove a mezzanotte c’è un balordo che cerca di far fuori le donne incinte  per non doverle sposare.

Qual é il tuo modus operandi?

Parto da una scena che mi piace. So sempre cosa succede al centro della storia e come andrà a finire, ma mi devo impegnare a inizio  romanzo per arrivarci.

Chi sono i tuoi complici?

Tanti libri e tanti film visti e da vedere e le cose che mi succedono e che mi raccontano.

Che rapporti hai con i tuoi lettori e le tue lettrici?

Ho gente che mi segue da anni. Alcuni comprano il libro anche incuriositi dalle cazzate che scrivo  su FaceBook. Il che mi va benissimo.

Che messaggio vuoi dare con le tue opere?

Lo stesso che vorrei trovare nei libri degli altri. Vorrei  solo  essere sorpresa, intrattenuta e divertita. Chiedo solamente una storia che mi appassioni. A volte sospetto che molti usino certi messaggi solo per vendere senza nemmeno crederci. Ho già un’età. Sono una persona educata. Le lezioni le ho studiate a suo tempo, ascolto pure i messaggi al telegiornale, ma quando leggo avrei voglia di farlo per  puro divertimento. Chiedo troppo lo so.