La collana “I Classici del Giallo Mondadori” di agosto (n. 1447) presenta: Il problema del signor Priestley (The Case of the Velvet Claws, 1933), di James Hadley Chase.

Il romanzo appare originariamente in Italia nel 1963 per Mondadori.

La trama

Con la sua agenzia, la Universal Services, l’investigatore privato Vic Malloy si occupa di qualsiasi incarico, dal ritrovare un barboncino di lusso allo smascherare un ricattatore. Però siamo a luglio, il caldo è soffocante, e in ufficio lui tiene qualche documento sulla scrivania giusto per far credere alla segretaria che sta lavorando. In realtà a monopolizzare il suo interesse è il bicchiere di whisky con soda e ghiaccio nascosto dietro un paio di volumi di diritto. Così, per rinfrescarsi le idee. I suoi clienti abituali sono tutti milionari, ed è, o meglio era, milionaria una potenziale cliente di cui Vic viene a sapere con quattordici mesi di ritardo, a causa di una lettera dimenticata in un impermeabile. La donna frattanto è morta in circostanze poco chiare, lasciando una grossa eredità alla sorella. Be’, anche se fuori tempo massimo, forse è ora di mettere da parte il bicchiere e uscire a indagare un po’. Magari c’è in giro un assassino che ha cantato vittoria troppo presto.

L’incipit

Luglio: un mattino caldo e soffocante. Bello se sei sulla spiaggia, in costume da bagno, con la bionda che ti piace; ma duro se ti tocca restare chiuso in ufficio, come lo ero io.

Il rumore del traffico su Orchid Boulevard, il ronzio degli aerei che volteggiavano sopra la spiaggia e il mormorio di fondo della risacca entravano dalle finestre aperte. L'impianto dell'aria condizionata faceva fronte abbastanza validamente alla temperatura in aumento. La luce del sole, calda e dorata, disegnava ghirigori sul tappeto che Paula aveva comprato per impressionare i clienti, e che a me era sempre sembrato troppo caro per camminarci sopra.

Stavo seduto dietro la scrivania ingombra solo di qualche vecchia lettera tirata fuori per dimostrare a Paula, nel caso fosse entrata improvvisamente, che lavoravo. Un bicchiere di whisky, con soda e ghiaccio, era nascosto dietro due rispettabili volumi di diritto, e mi concedeva refrigerio ogni volta che allungavo un braccio.

Erano passati ormai più di tre anni e mezzo da quando avevo fondato la Universal Services: un'agenzia che accettava qualunque incarico, dal ritrovare un barboncino di lusso allo smascherare un ricattatore. Lavoravamo soprattutto per i milionari, e le nostre parcelle diventavano sempre più alte; ma già, a Orchid City i milionari sono come i granelli di sabbia sulla spiaggia.

L'autore

James Hadley Chase è lo pseudonimo di René Brabazon Raymond (1906-1985), autore britannico di gialli e noir. Con un passato da venditore di libri porta a porta, ha esordito nella scrittura con il romanzo Niente orchidee per Miss Blandish, accolto da immediato successo. Nella sua ricca produzione narrativa ha descritto con ritmo incalzante e stile incisivo un mondo di violenza e pessimismo, popolato di personaggi complessi e ambigui. Si è firmato anche con gli pseudonimi di Raymond Marshall, Ambrose Grant e James L. Docherty.

Extra

All’interno, il racconto “Le pietre sanno aspettare” di Giorgio Lupo.

Info

Incendio a bordo di James Hadley Chase (I Classici del Giallo Mondadori n. 1447), 176 pagine, euro 5,90 – Traduzione ignota