Dai primi del corrente mese di maggio la Longanesi ha inviato nelle librerie il romanzo La stagione degli innocenti (Der henger en engel alene i skogen, 2013). Con questo volume ha fatto il suo esordio nel campo del thriller Samuel Bjork che è lo pseudonimo di un artista norvegese: Frode Sander Oien.

Il romanzo a suo tempo fù pubblicato da una piccola casa editrice, ma in breve tempo si è trasformato in un fenomeno editoriale e i giudizi di librai, blogger, giornalisti è unanime, paragonando Samuel Bjork a scrittori del calibro di Anne Holt e Jo Nesbo e il romanzo è stato definito “un crime novel dalle spiccate qualità letterarie con personaggi indimenticabili”.

Tutto inizia il giorno in cui un uomo portando a passeggio il cane della moglie scopre all’interno di un bosco il corpo senza vita di una bambina di sei anni appeso a un albero con una corda per saltare.

La bambina indossa abiti strani, forse da bambola, a cui è stato attaccato un biglietto aereo con la scritta “Io viaggio da sola”.

Per indagare e trovare questo turpe assassino a Oslo viene ricostituita una speciale unità e sarà proprio Holger Munch a tornare a guidarla. Holger ha molti problemi, divorziato dalla moglie, pensa spesso a sua figlia che sta per sposarsi e che non vede quasi mai. Questi problemi e altri ancora lo hanno portato a mettere su peso. Troppo.

Holger è in viaggio in quanto vuole convincere a tornare nella sua squadra investigativa Mia Kruger il suo migliore investigatore, una mente brillante che durante una operazione si era trovata davanti l’uomo che aveva fatto morire drogata la sua sorella gemella e Mia non aveva esitato a ucciderlo con due colpi di pistola. Lasciata la polizia Mia si è ritirata su di un isola e medita seriamente di togliersi la vita.

Holger a fatica riesce a convincere Mia a tornare a fare squadra con lui. Grazie alle sue straordinarie doti si capirà che la bambina uccisa è la prima e che ben presto avverranno altre uccisioni.

Nel frattempo viene trovata un’altra bambina uccisa e appesa a un albero e queste morti molto probabilmente sono dovute a un fatto accaduto sei anni prima, quando una bambina, appena nata, fu rapita dal reparto maternità di un ospedale. La bimba non fu mai trovata.

Il serial killer arriverà a rapire anche la nipotina di Holger Munch e allora Mia si rende conto che il crudele gioco ha qualcosa di personale.

Nelle indagini entrano in campo anche un fanatico capo di una setta cristiana e la madre di Munch che vive in un pensionato per anziani. Il killer a cui i due investigatori hanno dato la caccia è stato sempre vicino a loro. Molti fili della storia si intrecciano in un finale snervante dove sia la nipote di Munch che la vita di Mia sono nel mirino del killer

Un thriller sofisticato e terrificante che tiene il lettore con il fiato sospeso sino all’ultima pagina.

La storia è grintosa, lo stile è fluido, e il cast di personaggi è irresistibile.

L’autore ci risulta abbia pianificato una serie che avrà come protagonisti Holger Munch e Mia Krüger.

L’autore:

Samuel Bjørk è lo pseudonimo di Frode Sander Øien, poliedrico artista norvegese. Autore di pièce teatrali, musicista e cantautore, ha tradotto alcune delle opere di Shakespeare. Vive a Oslo.

la “quarta”

Nel folto di una foresta norvegese immersa nel silenzio, c’è qualcosa di inatteso. Qualcosa di crudele. La giovanissima vittima è impiccata a un albero e ha al collo l’unica traccia lasciata dall’assassino: un cartello con scritto Io viaggio da sola. La gravità del crimine spinge la polizia di Oslo a riaprire una speciale unità investigativa, la più efficace ma anche la più irregolare, e a richiamare in servizio il veterano Holger Munch. Sovrappeso, divorziato, solitario e appassionato di enigmi, Munch è un uomo all’apparenza gioviale che però dentro di sé nasconde un abisso. Ma è anche il secondo miglior investigatore della polizia norvegese. Il migliore in assoluto è la sua collaboratrice, Mia Krüger, e Munch sa di aver bisogno di lei per venire a capo di quel terribile enigma. Ma deve riuscire a convincerla a tornare in azione. Mia infatti sta attraversando il momento peggiore della sua vita. Eppure, anche nella più cupa disperazione, niente può fermare le sue capacità di intuizione. È lei a cogliere l’indizio che era sotto gli occhi di tutti e che nessuno ha visto, il segno più terrificante lasciato dal killer. Un segno che non lascia spazio a dubbi: questa vittima è soltanto la prima di una lunga serie. Solo Mia e Holger possono impedire che la fine dell’inverno diventi una strage di innocenti, soltanto loro possono fermare una mano omicida che presto colpirà vicino… Molto vicino.

La stagione degli innocenti di Samuel Bjork (Der henger en engel alene i skogen, 2013)

Traduzione Ingrid Basso

Longanesi, collana La Gaja Scienza 1184, pagg. 490, euro 16,90