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Perché il colore del Giallo, intervista a Luca Crovi
Il giallo ha la capacità di tenerti letteralmente incollato a una seggiola con il fiato sospeso. Amo essere spaventato e non accorgermi che ho già letto 350 pagine di un libro e continuare ad andare ad avanti finchè non l’ho finito. Spesso non mi accorgo di quello che mi succede intorno, tanto sono preso da certe storie
LeggiConvegno Noir a Pechino: Confronti cinesi
In Cina generazioni lontane e molto diverse spesso ricoprono gli stessi ruoli sociali: da qui nasce un confronto continuo
LeggiDivier Nelli
Quando si scrive, si finisce sempre per mettere qualcosa di noi stessi, anche involontariamente. Di reale, direi forse alcuni atteggiamenti e modi di pensare. Di inventato, tutto il resto
Leggi036 Dietro le quinte di Campi di morte
In ‘Campi di morte’ la vicenda spionistica, l’azione bellica si abbinano a una componente mistica che in questo caso è legata alla religione Yoruba, alle radici della magia nera africana e a una leggenda, quella del bandito Cobra Verde
LeggiLa candela nella tomba e i fenomeni letterari cinesi
Dopo il compasso, la polvere da sparo, perfino gli ombrelli, la cultura cinese non poteva che sostenere di avere anche inventato un genere letterario, ovvero il giallo. Fin da tempi antichissimi i cinesi hanno mostrato un interesse peculiare per vicende a carattere legale-poliziesco
LeggiIl cantastorie della Cina
Yu Hua è un buon affabulatore, che ha sempre una brillante battuta per ribattere al suo interlocutore. Spesso, le sue interviste si perdono tra battute da spaccone e frecciate al fulmicotone
LeggiLa Cina sotto l'ombrellone: Qiu Xiaolong - Ratti Rossi
La Cina raccontata da Qiu Xiaolong che leggiamo in Occidente è diversa da quella che leggono i suoi lettori cinesi: per pubblicare in madrepatria ha accettato, anche per non mettere a repentaglio il suo editore, cambiamenti piuttosto profondi nei suoi libri. E il suo ultimo romanzo, Ratti Rossi, edito da Marsilio, è tutto incentrato sul tema della corruzione
LeggiScuola di vita
"Seguite il mio esempio, prendete appunti”
LeggiQuando il detective porta la toga
Spesso i giudici protagonisti delle novelle si avvalgono di una giustizia divina e a volte si recano personalmente a svolgere le loro funzioni persino nel regno dei cieli
LeggiÉ arrivata la Cantini 3. Intervista a Grazia Verasani.
É appena uscito per Kowalski “Di tutti e di nessuno”, l’ultimo romanzo di Grazia Verasani. L’autrice racconta l’empatia provata durante la stesura, il suo rapporto col tempo e con la musica: «Forse perché ho messo le mani su un pianoforte a otto anni e la musica è stata ed è essenziale nella mia vita. Sintesi, ritmo, fluidità, accordi minori e maggiori, la preparazione della strofa, la suspance del refrain… Cerco di mettere tutto questo nelle parole.»
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