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Cap. 08
L'ottavo dei nove capitoli del romanzo totale da scrivere insieme agli autori che vorranno cimentarsi in questo gioco letterario
Leggi68. Io sono il pazzo
Malgrado sia stato spacciato per un film di case infestate, “Sola... in quella casa” cela una storia profondamente pseudobiblica, che scuote dalle fondamenta la divisione tra realtà e fiction
LeggiBangkok Noir
Un’antologia unica nel suo genere: dodici racconti ambientati nel cuore nero della capitale thailandese
LeggiLa passione di Franz
Il calcio è una specie di plastico della vita stessa, una riproduzione ma più radicale. Ha delle regole che tentano implicitamente di misurare l’imponderabile. Può succedere di tutto, ma entro il recinto delle regole. Nella vita tale recinto c’è e non c’è, ma alla fine sappiamo bene che, come recita il titolo di un famoso film di qualche anno fa, “Tutto può succedere”
LeggiIl libro dell'Angelo, intervista ad Alfredo Colitto
"[La mia scrittura negli ultimi anni] Si è fatta sempre più asciutta, più essenziale. Pochi aggettivi, emozioni e sentimenti dei personaggi che vengono fuori da quello che fanno più che da quello che pensano. Aspiro a una scrittura che non si metta di mezzo nell’idillio tra il lettore e la storia, ma che lo faciliti senza farsi notare."
LeggiThe Ward - Il reparto
2 su 5
The Ward , Usa, 2010, Thriller
di John Carpenter con Amber Heard (Kristen), Mamie Gummer (Emily), Danielle Panabaker (Sarah), Laura-Leigh (Zoey), Lyndsy Fonseca (Iris), Mika Boorem (Alice), Jared Harris (Dottor Stringer), Sali Sayler (Tammy), Susanna Burney (Infermiera Lundt), D.R. Anderson (Roy)
Martial Girls 4. Maggie, Shu e le altre
Dopo un periodo di relativa assenza, l’inizio del nuovo millennio vede nascere delle “donne toste” di prima categoria: non le si può considerare eroine marziali, ma sono lo stesso “martial girls” ad honorem
Leggi67. Psicobiblia 3: Basic Instinct
Più noto per scene pruriginose - in realtà quasi del tutto assenti - “Basic Instinct” è invece un film squisitamente pseudobiblico, qualità mantenuta dal suo sequel. A riprova che i “libri falsi” spesso dettano la realtà
Leggi“L’esordiente”, intervista a Raul Montanari
Tu parti dal tuo dolore e lo fai diventare una storia, cioè crei un’intelaiatura narrativa che non coincide con la tua vita, con le tue giornate, ma dentro la quale metti le emozioni che stanno davvero nella tua vita e nelle tue giornate. In particolare quelle più intense e spesso, bisogna dirlo, quelle più negative: il dolore, la paura, la nostalgia di un passato irrecuperabile, il senso di scacco. In questo senso “fingi”: presti ai tuoi personaggi cose che ti appartengono. Questo mettere pezzi consistenti di te stesso nelle tue pagine provoca un’anormale vicinanza fra produttore e prodotto, scrittore e scrittura, che è la vera maledizione di questo lavoro
Leggi66. Psicobiblia 2
Altra puntata di un piccolo speciale che mostra la prolificità di psichiatri e psicoanalisti americani, più o meno seri, nello sfornare saggi e manuali, più o meno seri
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