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85. I segreti di Malapunta
Un’isola che è più di un’isola raccontata da un autore che travalica i confini della realtà: quando il gioco degli pseudobiblia si allarga e si finisce in quello degli pseudoepigrapha
LeggiNel buio della galleria
3 su 5
di Miles Burton
Death in the Tunnel, 1936, Polillo, 2011
Un Polanski a caccia di primati...
Carnage, L'alba del pianeta delle scimmie, Super 8 e Hanna
LeggiSpie con i tacchi a spillo
Al cinema, la spia d’azione si presenta sempre di più in abiti femminili: lo dimostrano alcuni film in arrivo. Ne parliamo con l’autore della più famosa spia donna italiana
LeggiTorre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...
Dal noir al visual-sperimentale
Gutierrez è artista poliedrico. Ha scritto diversi noir, libri di narrativa (fondamentale perché gli ha dato notorietà è la "Trilogia sporca dell'Avana", edita in Italia da e/o), poemi sperimentali nonché si è cimentato con la pittura. In questa puntata di shining presento alcune delle sue tavole che mi ha gentilmente inviato in anteprima...
LeggiL’odio, una storia d’amore
3 su 5
di Emanuele Ponturo
Fermento, 2011
Il Manuale della Spia Reloaded
A quasi dieci anni dalla sua prima apparizione, torna la rubrica di approfondimento spionistico-letterario curata da Stephen Gunn
LeggiFranck Thilliez, l’Osservatore
Arriva in libreria un altro grande thriller del maestro francese del genere: lo abbiamo incontrato sperando di carpire il segreto del suo successo
LeggiIntervista a Franco Pezzini e Angelica Tintori
Ho intervistato Franco Pezzini e Angelica Tintori in qualità di autori dell’ottimo libro “Peter & Chris. I Dioscuri della notte”, imperdibile non solo per gli amanti del cinema (o anche per i curiosi), ma per chiunque fruisca o voglia accostarsi al genere horror. Lo studio è dedicato appunto ai dioscuri, ovvero Peter Cushing e Christopher Lee, gli attori che, nella seconda metà del Novecento, sono divenuti icone internazionali dell'horror.
Il torinese Pezzini, laureato in Diritto Canonico con una tesi su esorcismo e magia nel Diritto della Chiesa, è studioso dei rapporti tra letteratura, cinema e antropologia, con particolare attenzione agli aspetti mitico-religiosi. Collabora con diverse riviste e ha pubblicato saggi su figure eccellenti di vampire. Angelica Tintori, milanese, laureata al D.A.M.S. di Bologna, lavora con il Museo Teatrale alla Scala ed è soggettista e sceneggiatore di Legs Weaver e Nathan Never per la Sergio Bonelli Editore. Scrive per diverse testate e il suo ultimo libro è "C.S.I. Crime Scene Investigation" per la collana I Telenauti (Delos Books), che ha anche curato.