Ricerca: «c-e-sempre-una-prima-volta»
Misteri coi baffi. Chi ha rapito il re dei fornelli? di Alessandro Gatti e Davide Morosinotto
Le trovate letterarie e avventurose si susseguono frenetiche, strappando sorrisi e risate, ma tenendo sempre stretti al mistero misterioso che si dipana pagina dopo pagina, in un susseguirsi frenetico di colpi di scena e momenti allegri
LeggiGiovani e pericolosi
Teppisti o uomini d’affari? Gli uomini delle nuove Triadi hanno costruito un impero tra gli anni ’90 e oggi, ad handover di Hong Kong avvenuto, giocando al tempo stesso con violenza e alta finanza. Tra compromessi e minacce restano sempre i padroni della città
LeggiAgatha Mistery. Il segreto di Dracula di Sir Steve Stevenson
Una lettura da non perdere, in attesa di un nuovo viaggio, di una nuova avventura, di un nuovo intrigante mistero, sempre in compagnia della splendida Agatha Mistery
LeggiIl Professionista: la Cina moderna e i suoi gangster
Ci avviciniamo sempre più ai tempi moderni, quelli in cui il Professionista si trova ad affrontare le Triadi cinesi, ormai diventate potenti e ramificate organizzazioni criminali
LeggiIl Professionista: c'era una volta la Triade
Quando si parla di intrighi orientali, in Cina, a Hong Hong e in tutto il Sudest asiatico si finisce sempre per parlare delle società segrete cinesi. Organizzazioni patriottiche o criminali? Forse un poco di entrambe...
LeggiSulle orme del Professionista
Prima di arrivare a una formulazione completa del personaggio di Chance Renard ci sono state varie tappe e abbozzi che, in seguito, sono rientrati nella serie principale
LeggiDue chiacchiere con Loris Cantarelli
A proposito di 1001 fumetti da leggere prima di morire, e tanto altro...
LeggiNon prima che siano impiccati
4 su 5
di Joe Abercrombie
Gargoyle
Giancarlo Narciso
Riparte la rubrica dedicata a quei misteriosi professionisti che, lavorando sempre dietro le quinte, ci permettono di gustare libri scritti in lingue straniere. Torniamo a parlare di traduttori con un ospite d’eccezione: Giancarlo Narciso
LeggiIntervista ad Antonino Favara
Per me l’arte è un bisogno, la necessità di tirar fuori un mondo interiore, un turbinio di passioni in fermento. Spesso disegno durante la notte, senza guardare mai l’orologio, in uno spazio e un tempo paralleli alla realtà, un percorso di sfogo delle mie passioni. In questo senso si può parlare di testimonianza di vita. Umberto Saba diceva che “l’arte è sempre una confessione”.
Leggi