''La struttura di questo giallo è straordinaria, ma ancor più straordinario è lo stile di Kallentoft, asciutto e lirico, diretto e riflessivo...''

Svenska Dagbladet

Così è stato definito Sangue di mezz’inverno (Midvinterblod, 2007) dello scrittore svedese Mons Kallentoft. Un nuovo nome,  che si aggiunge ai tanti, ottimi, autori nordici che affollano le nostre librerie e che risultano molto graditi a noi lettori. 300.000 copie vendute in Svezia e un successo internazionale che apre le porte a quello che è stato definito il nuovo maestro del noir nordico. Sangue di mezz'inverno è il primo roanzo di una serie dedicata alla detective Malin Fors.

Grazie alla casa editrice Nord, siamo lieti di ospitare l'autore in un'intervista a cura di Chiara Bertazzoni nella rubrica C'è sempre una prima volta.

Se volete conoscere meglio Malin Fors, la sua vicenda e tutto quello che rende questo romanzo unico, trovate l'intervista in rubriche/9901.

Il romanzo è ambientato a Linköping, paese natale dell’autore, durante un freddissimo inverno, che insieme alla trama avvincente riesce a mettere i brividi anche ai suoi lettori.

In una giornata di febbraio con il termometro che segna i meno trenta, in piena campagna viene ritrovato, impiccato ad un albero, il corpo nudo di uno sconosciuto che ad un esame sommario risulta obeso, di età intorno ai quarant’anni. Il corpo inoltre presenta numerosi lividi e bruciature, e intorno all’albero non vi è alcuna traccia, il tutto è coperto da una coltre di neve e gelo.

Sembra quasi la vittima di un antico e macabro rituale e del caso se ne deve occupare Malin Fors, una detective di cui l’autore tratteggia molto bene il carattere e il suo modo di vedere la vita.

Sarà una difficile indagine, scoprire chi è l’uomo, se è stato ucciso per vendetta e da chi, l’autore con un sapiente gioco di flashback farà conoscere al lettore qualcosa del passato della vittima e mentre l’inverno lascia il passo ai primi timidi segnali di primavere la verità inizierà a venir fuori.

Un'altra notte, un'altra tormenta di neve. Temperatura: meno trenta. Una cortina di gelo avvolge la città e la brina sulle finestre acceca le case e le coscienze.

Questa giornata non è fatta per i vivi, pensa Malin Fors, la più brillante e ambiziosa detective di Linköping, in Svezia. Ma anche la più irrequieta. Divorziata e con una figlia tredicenne avuta quand'era troppo giovane, cerca consolazione nell'alcol e spesso si fa coinvolgere in precarie storie sentimentali. Per lei, tuttavia, ogni indagine è una missione, la possibilità di redimere un mondo in cui vittime e colpevoli sono due facce della stessa medaglia.

Questa giornata non è fatta per i vivi. Chi l'ha ucciso non ha lasciato tracce. O, se l'ha fatto, ci ha pensato la neve a cancellarle.

Nessuno sa chi era quell'uomo. O, forse, nessuno ha mai voluto saperlo.

E allora perché è stato ucciso? Per un gioco crudele finito male? Per consumare una vendetta covata da anni? Per celebrare un antico rituale di mezz'inverno?

La risposta è lì, nascosta tra le pieghe di un'esistenza sempre ai margini, che adesso però reclama attenzione. Che vuole uscire dall'ombra per essere raccontata. Da Malin.

Questa giornata non è fatta per i vivi.

Sangue di mezz’inverno di Mons Kallentoft (Midvinterblod, 2007)

Traduzione Alessandro Storti, Editrice Nord, collana Narrativa 409, pagg. 444, euro 18,60

ISBN 978-88-429-1647-5

Mons Kallentoft è nato nel 1968 a Linköping. Da giovane non legge granché: preferisce giocare a calcio e a hockey. Poi, all’età di 14 anni, un infortunio gli impedisce di proseguire l’attività agonistica e gli fa scoprire la narrativa. Ma devono ancora passare vari anni, parecchi viaggi e un lavoro da pubblicitario prima che Mons decida di dedicarsi completamente alla scrittura. Il successo è immediato: osannato dalla critica, Sangue di mezz’inverno vende più di 300.000 copie in Svezia e, con la pubblicazione in altri 12 Paesi europei, diventa un caso editoriale internazionale. 

Il sito web dell’autore www.monskallentoft.se