Del grande poeta, saggista e narratore Robert Graves, la Corbaccio ha inviato in libreria un libro di assoluto interesse dal titolo Io, Claudio (I, Claudius, 1995).

L'autore ha scritto una immaginaria autobiografia, possiamo dire un "memoir" scritto di pugno dello stesso imperatore Claudio e ne è scaturito un romanzo di successo che da decenni riscuote le simpatie di migliaia di lettori.

Claudio è un personaggio storico, che come molti altri, sembra capitato per caso nel posto di comando quando sempre per caso fu acclamato imperatore dai pretoriani, e la cosa che sorprende è che pur giudicato un incapace dai suoi parenti, si è rivelato migliore di altri. Era fisicamente debole, balbuziente e considerato dalla sua stessa famiglia imperiale, uno stupido e lo aveva escluso da tutti gli affari. Questa fu in pratica la sua fortuna perchè ritenuto un tapino potè dedicarsi agli studi sfuggendo a quelle lotte intestine di corte, agli intrighi di Augusto, al veleno di Tiberio e alla follia di Caligola.

Intorno a sè, Claudio vedeva solo la banalità della grande sete di potere e l'avidità dei componenti la sua famiglia sino al momento in cui lui stesso diventò imperatore.

Molto divertente e indicativa di come si svilupperà il romanzo e l'incipit della sua "autobiografia" di cui riportiamo alcune righe: 

<< Io, Tiberio claudio Druso Nerone Germanico eccetera eccetera (perchè non voglio infastidirvi enumerando tutti i miei nomi), che era una volta, e non molto tempo addietro, noto a parenti e amici e conoscenti sotto gli appellativi di claudio l'idiota, o "quel claudio", o claudio il balbuziente, o Cla-Cla-Claudio, o nel migliore dei casi "povero zio Claudio", mi accingo a scrivere la strana storia della mia vita a partire dalla mia prima fanciullezza via via, anno per anno, fino a quella svolta fatale in cui, circa otto anni fa, mi trovai subitamente impegolato in una crisi che chiamerò "aurea" e dalla quale non ho mai più potuto districarmi.....>>

Robert Graves nacque a Londra nel 1895, figlio del poeta irlandese Alfred Percival Graves e di madre tedesca, nipote del famoso storico tedesco Leopold von Ranke. Dopo gli studi compiuti a Oxford, combatté in Francia durante la prima guerra mondiale; esperienza, questa, rievocata nelle sue prime raccolte di versi. Finita la guerra, insegnò letteratura inglese a Oxford e, per breve tempo, in Egitto. Nel 1927 si trasferì a Maiorca, dove, salvo una breve parentesi, rimase sino alla morte nel 1985.

Scrittore molto prolifico e sostanzialmente estraneo ai movimenti letterari che caratterizzarono la cultura inglese del Novecento, pubblicò una quindicina di raccolte poetiche, numerosi romanzi e una mole notevole di saggi. La sua fama è legata soprattutto a importanti studi sulla mitologia: La dea bianca (1947), I miti greci (1955) e, in collaborazione con R. Patai, I miti ebraici (1963); e a una serie di romanzi storici dedicati alla classicità: Io, Claudio (1934), Il divo Claudio (1934), Belisario (1938), Il vello d'oro (1944), Jesus Rex (1946) e La figlia di Omero (1955).

«Mi accingo a scrivere della mia vi­ta; a partire dalla mia prima fan­ciullezza via via anno per anno fino a quella svolta fatale in cui, circa ot­to anni fa, mi trovai subitamente impegolato in una crisi che chiame­rò 'aurea' e dalla quale non ho mai potuto districarmi.» Zio di Caligola, marito dell'infedele Messalina, padre adottivo e vittima di Nerone, l'imperatore Claudio ini­zia il racconto della sua vita, scritto proprio di suo pugno, e non affida­to, com'era costume a quei tempi, a un oscuro segretario o a un annali­sta adulatore. Immaginaria autobio­grafia del grande imperatore, Io, Claudio rievoca i fasti, i costumi e la potenza della Roma imperiale, ma anche gli episodi grotteschi e le tra­giche avventure di colui che, tra i dodici Cesari, ebbe la vita più movi­mentata. Primo «generalissimo» dell'impero, seguiremo Claudio nel­l'instaurazione della dominazione permanente della Britannia, nei pa­lazzi dei deserti libici, per le strade di Roma, negli accampamenti dei Balcani, addirittura ad Antiochia in una casa infestata dagli spiriti. Un romanzo affascinante e fedele alla storia che è diventato un bestseller mondiale e si è reso pietra di para­gone di tutta la fiction storica.

Io, Claudio di Robert Graves (I, Claudius, 1995) - Traduzione Carlo Coardi, Corbaccio, collana Narratori Corbaccio, pagg. 400, euro 19,60 - ISBN 978-88-6380-044-9