È proprio il caso di dare i numeri! Considera il numero 21, caro Lettore.

In apparenza un innocuo numero dispari. A mirarlo meglio, è il sesto numero pitagorico-triangolare e coincide con la somma dei valori riportati sulle 6 facce di un cubo. Un'assonanza perfetta per una mente sensibile alle scariche da 220 volt!

21 sono le storie, le vicende al limite del patologico raccolte nel case study Frittology dall'esimio prof. Silos von Lager.

Di che cosa si tratta? Un passo per volta.

"La normalità è come un abito che si indossa sempre più malvolentieri, come se si andasse logorando con il tempo".

Ne dubiti? E se la tua auto non fosse un'auto ma un'astronave? E se tu non fossi tu ma qualcuno con il tuo stesso volto e sogni di diverso colore?

Una pratica quotidiana regolare e metodica ti aiuterà, caro Lettore fieramente-sano-e-spregiudicato, a immergerti nel punto di vista dell'alienato e a compiere un passo nella riscoperta di un rapporto "non alterato" con la realtà.

Per esempio, prova a stilare un elenco di tutte le persone che sono frutto della tua immaginazione. Se non ne trovi nessuna significa che non ti sei concentrato abbastanza. Oppure concentrati sul futuro, intensamente. A partire dal presente, chi devi uccidere per migliorare il futuro che hai intravisto?

Ehi, se ci sei ancora batti un colpo, caro Lettore! Significa che sei pronto per affrontare le 21 testimonianze di comportamenti borderline raccolte in questo saggio, per rilevare le cause orgoniche, fisiche e astrofisiche che ne sono cagione (per i dettagli su orgoni, teorie reichiane e simili il saggio fornisce ampia bibliografia).

Mordace, onirico, visionario, allegorico, allucinato Frittology è un esperimento suggestivo di scrittura a più mani a firma della Carboneria Letteraria.

Sullo sfondo di una cornice al limite della follia (ma rigorosamente documentata da fonti bibliografiche) prendono vita e forma storie, incubi, fantasmi, "doppi" che ognuno si porta dentro.

"Il troppo amore è come il dovere, spesso ci annienta", recita una delle 7 figure femminili intrappolate in un ascensore in un centro commerciale: il troppo amore e la fedeltà assoluta alla realtà ci relegano in un limbo, dove la fantasia e lo spirito creativo sonnecchiano.

Ogni storia è un universo compresso in un punto. In equilibrio instabile, pronto a deflagrare per espandersi nello spazio. Una creatura compiuta che prende vita e si accende di luce propria. Con personaggi unici, irripetibili, grotteschi. Allucinazioni e incubi collettivi, da cortocircuito.

Rifletti un istante, incredulo Lettore: non sei tu il padre che parla ai bambolotti della figlia viziata? O lo scrittore che non comprende più se abbia ucciso l'amante della moglie nella realtà o nella finzione letteraria? O la signora che si smarrisce a Milano per aspettare su una panchina il padre morto, all'uscita dalla banca? O il parroco che, durante la messa di Natale, indica a un vivente Gesù Bambino come raggiungere il bagno? Pensaci: non sei proprio tu uno di loro?

Ricorda, infine, riottoso Lettore, che, come diceva Montaigne, "la più spinta follia nasce dalla più spinta saggezza".