recensione, il libro

Nella prima edizione italiana (1964) di Kiss Kiss, racconti macabri (con humor), Dahl (1916-1990) fu paragonato a Charles Addams, che allora era di moda, il disegnatore delle vignette macabre, la cui la serie più conosciuta era appunto quella sulla Famiglia Addams. Questo per dire quanto le vignette fossero importanti, all'epoca, per definire cos'era o non era l'umorismo nero o macabro che fosse, anche rispetto alla letteratura di eguale ispirazione. E già allora Dahl era un maestro dell'allegria sinistra come certo Kipling e certo Jerome K. Jerome. Quell'allegria sinistra che è prodotta dalla vendetta sinistra: e di vendette create, magari per caso, da anonimi e borghesi Montecristo ce ne sono ad iosa nei racconti di Dahl. Meditate negli anni (che dico: nelle epoche) e poi realizzate per caso, come ho già detto. Vedere, ma è solo uno fra i molti esempi, quella di L'ascesa al cielo, sempre nella raccolta Kiss Kiss.

Ecco in un solo volume, oltre a quella cult Kiss Kiss, le altre raccolte: Over to you, Switch bitch, Someone like you, Eight further tales of the unespected. Insomma Tutti i racconti di Roald Dahl: un volume imperdibile per chi volesse “centellinare” (il giusto modo di leggerlo!) i racconti del maestro assoluto del racconto macabro.

Per dirla con Giorgio Manganelli: “Divertente, estremamente divertente, Roald Dahl è uno degli scrittori più spassosi che conosca. E, soprattutto, è un malvagio.”

Da “A proposito di maiali”:

“La vecchia Glosspan?” disse il dottore. “Buon Dio, è morta?”

“Sicuro che è morta”, rispose il giovane. “Se vuol salire a casa con me, la disseppellirò e lo potrà constatare di persona.”

“A che profondità l'hai seppellita?” chiese il medico.

“Due metri, credo.”

“E da quanto tempo?”

“Oh, da circa otto ore.”

“Allora è morta”, annunciò il dottore. “Eccoti il certificato.”