Salve a tutti.

 

Se ThrillerMagazine fosse qualcosa di simile allo Alfred Hitchcock Show, immagino che mi presenterei a voi web-surfers sotto forma di un profilo più o meno caricaturale, accompagnato da una musichetta più o meno irridente.

 

Non è questo il caso. Per cui giocherò a carte decisamente scoperte.

 

Sono Alan D. Altieri.

Per l’appunto. Da Città Oscura a L’Occhio Sotterraneo, da Kondor a Ultima Luce sono l’individuo che continua a fare del suo meglio per garantirvi incubi apocalittici a gogò.

 

It’s a tough job, but someone has got to do it.

 

Per cui, restando in materia di incubi, vi parlerò di... Hey, hey, hey, just hold on, man.

 

Anzitutto voglio ringraziare Mauro Smocovich e Fabio Novel per avermi dato l’opportunità di collaborare a ThrillerMagazine.

 

A mio parere, nel grande, ormai caotico labirinto dell’Internet, ThrillerMag è tra i migliori websites specializzati nell’argomento.

 

Inoltre, so di essere nella migliore compagnia possibile. Amici da sempre e Autori straordinari che rispetto e ammiro: Stefano di Marino, Andrea Carlo Cappi, Giancarlo Narciso, Gianfranco Nerozzi.

 

Infine, voglio anche ringraziare tutti voi che avrete la pazienza, e forse anche lo stomaco, di leggere le mie cronache prossime venture dal lato oscuro.

Difatti. Da qualche parte là fuori c’è un margine, un confine. Molto, troppo spesso quel margine, quel confine, si trasforma nel limite estremo.

 

Si potrebbe argomentare che il “thriller”, questa enigmatica, seducente, sinistra, ipnotica, entità narrativa, è niente altro che una rivisitazione continua del limite estremo.

 

Alzando provocatoriamente il tiro, forse il “thriller” è davvero l’analisi di quello che accade quando il limite estremo viene violato. Forse il “thriller” è davvero un infinito gioco di equilirio tra una crudele discesa agli inferi e la ricerca di una impossibile resurrezione.

 

Il che ci porta al medium, il mezzo narrativo, del “thriller” stesso. Fumetto, libro, film, videogame, whatever, ogni forma espressiva ha qualcosa da dire, qualcosa da cominicare.

 

In questa doppia arena, ThrillerMagazine e “thriller-medium”, la mia scelta, per molti versi la mia sfida, è il film.

 

Film già visti e fim non ancora visti. Film in TV e film in cable. Film al cinema e film in DVD. Denominatore comune: il superamento del limite estremo.

 

Realtà frantumate e stati di allucinazione, identità disintegrate e mondi distorti, logiche annientate e personalità in bilico.

Prospettive, idiosincrasie, stroncature, confronti, analisi, riferimenti, provocazioni, citazioni, giro di vite su giro di vite.

Welcome to the Edge!

Alan D. Altieri