«Ormai aveva perso il conto delle persone che aveva ucciso. E non aveva alcuna importanza. Nella maggior parte dei mestieri, la qualità era piú importante della quantità. Cosí nel suo, anche se con gli anni quella svolta innovativa aveva perso un po' del suo smalto».

Inizia così il thriller che proviene dal lontano Nord dell'Europa, la Norvegia. Si tratta del romanzo Non deve accadere (Det som aldri skjer, 2004) della scrittrice Anne Holt, pubblicato recentemente dalla Einaudi nella collana Stile libero big.

In questa collana lo scorso anno era stato pubblicato, con notevole successo, un altro suo romanzo, Quello che ti meriti (Det som er mitt, 2001).  

In questo romanzo c'è il primo incontro di due personaggi veramente interessanti, reali e ben delineati, il quarantacinquenne commissario Yngvar Stubø e la criminologa Johanne Vik. Entrambi hanno alle spalle episodi tragici e problematici,  Stubø è dotato di una sorta di sesto senso paranormale che gli è d'aiuto durante le indagini, ha appena perso moglie e figlia in un assurdo incidente domestico,  mentre la trentacinquenne Vik ha una lontana e sfortunata storia d’amore, un matrimonio fallito e Kristiane, sua figlia che presenta una disabilità mentale che nessun medico è riuscito a diagnosticare.

I due si trovano a lavorare insieme, in un primo tempo con qualche screzio, per indagare su un caso di bimbi scomparsi.

In questo secondo romanzo troviamo i due investigatori ormai marito e moglie che dovranno affrontare una difficile indagine per trovare un misterioso assassino seriale.

La scrittrice Anne Holt è nata nel 1958 a Larvik. È cresciuta a Lillestrøm e

Anne Holt
Anne Holt
Tromsø per poi trasferirsi ad Oslo nel 1978 dove vive con la compagna Anne Christine e la figlia Iohanne.

Si è laureata in legge all'università di Bergen nel 1986. È una donna con una straordinaria e vasta esperienza lavorativa e umana alle spalle, una conoscenza diretta dei meccanismi investigativi e legali - è stata Procuratore e perfino Ministro della Giustizia. Ha lavorato anche come collaboratrice per diversi media e curato una rubrica di calcio, sua grande passione, per «VG», uno dei maggiori quotidiani norvegesi. È stata anche co-autrice di un libro sul campionato del mondo di calcio del 1998.

Le sue due serie, quella dedicata alla poliziotta lesbica, Hanne Wilhelmsen, che si muove in una Oslo poco nota al lettore italiano, e la seconda, appunto con la coppia Vik e Stubø hanno avuto un grande successo sia in patria che in molti altri paesi.

Precisiamo che in Italia, nel 1999 era stato pubblicato, dalla Hobby & Work,  un romanzo di Anne Holt con il titolo Sete di giustizia (Salige er de som tørster, 1994)

 

Johanne Vik, che sa ricavare da casi separati il profilo di un assassino, e Yngvar Stubø, il detective impulsivo e geniale, si sono sposati e vivono con una bimba neonata e l'altra figlia di Vik. Ma Vik sente che la tranquillità è apparente. E ha sempre piú paura. Perché sa che nei delitti senza movente che stanno sconvolgendo la Norvegia c'è l'impronta di qualcosa che lei stessa ha fatto di tutto per dimenticare. E che il misterioso assassino seriale ha un obiettivo molto preciso in mente. Qualcosa che non deve assolutamente accadere.

 

Non deve accadere di Anne Holt (Det som aldri skjer, 2004, Traduzione Giorgio Puleo, Einaudi editore, collana Stile libero Big, pagg. 423, euro 19,00) - ISBN 978-88-06-19789-6