La Rizzoli pubblica un interessante romanzo giallo dello scrittore Antonio Steffenoni che ci ripresenta il commissario Ernesto Campos protagonista del romanzo Un delitto molto milanese (2013).

I lettori italiani già conoscono questo protagonista in quanto sono stati pubblicati altri due romanzi: Vietato giocare a palla e Meglio andare lontano (Carte Scoperte, anni 2008 e 2010)

Il romanzo è ambientato a Milano, un città al contempo grigia e splendente, non ci sono situazioni dove agiscono gang spietate ma ci sono quelle regole ugualmente spietate dell’arrivismo, del voler emergere a tutti i costi.

Il romanzo inizia con un delitto, infatti viene ucciso Marcello Luccioli, il direttore di una importante agenzia pubblicitaria. L’uomo è stato ucciso nel suo ufficio e il caso viene affidato al commissario Campos, un uomo solitario che nasconde un passato misterioso e insieme a lui indagherà il suo vice Pazzi.

I possibili moventi possono essere due: soldi o sesso, in quanto Luccioli era divorziato, guadagnava bene e aveva una relazione con il direttore generale dell’agenzia, Marella Sastri, una donna volitiva e sicura di se.

Le indagini inoltre aprono una “finestra” su di un giro di riciclaggio di denaro che ha come elementi l’agenzia del Luccioli e alcune società gestite dal suocero.

Antonio Steffenoni ci conduce con abilità e ironia nel soffocante, frenetico e ambiguo mondo della pubblicità, mettendo in scena un intelligente gioco delle parti in cui sesso, vizi e bugie la fanno da padroni. È l'anima di Milano, è l'anima di tutti.

un brano:

"Se l'avessero saputo, avrebbero capito che quando tutti mentono conviene dire la verità, perché le menzogne degli uni finiscono per smascherare quelle degli altri.

Qualche bugia può depistare gli investigatori, troppe bugie illuminano il quadro."

l’autore

Antonio Steffenoni vive a Milano, dove lavora da molti anni nel campo della comunicazione. Ha scritto numerosi romanzi, tra cui Vietato giocare con la palla (2008) e Meglio andare lontano (2010).

la quarta:

Quando tutti mentono o indossano una maschera, la verità sembra una meta irraggiungibile. Ma a volte è sufficiente il passo falso di uno solo per svelarla. È questa l'unica certezza del commissario Ernesto Campos, un ex avvocato di origini spagnole, anima inquieta in una città abbagliante di false speranze. Nelle vie centrali di Milano si lavora fino a tardi. E in un grigio venerdì sera, mentre la pioggia cade dura e incessante, il noto pubblicitario Marcello Luccioli viene assassinato nella sua agenzia. Viaggi in giro per il mondo, palco alla Scala, ragazze bellissime, un'affascinante ex moglie dell'alta borghesia milanese... Una volta morto, però, ricchezza e successo non contano più niente, e i trofei ricevuti per la brillante carriera smettono di luccicare, anzi, possono perfino diventare l'arma del delitto. E in un ambiente popolato da professionisti della dissimulazione, anche la vittima può rivelarsi un acrobata del falso. In questo tempio dell'interesse personale, del lusso e dell'avidità, Ernesto Campos è paradossalmente a suo agio, perché i tormenti degli altri pesano sempre meno dei propri. Ma la notte, quando il caos si ferma, per il commissario arriva il momento di fare i conti con se stesso, e con il ricordo di quell'istante che gli ha cambiato la vita per sempre.

Un delitto molto milanese di Antonio Steffenoni (2014)

Rizzoli, pagg. 426, euro 17,00