L’antimafia operativa raccontata da un poliziotto della Catturandi, la sezione della Squadra mobile di Palermo che si occupa di intercettare, pedinare e stanare i più pericolosi latitanti. La lotta a Cosa nostra vista dall’interno delle forze dell’ordine, da un uomo che dedica la sua vita ad “ascoltare” i boss e svela le tecniche investigative, le astuzie e le intuizioni, così come le difficoltà e i rischi di chi opera in un settore delicatissimo, in cui la riservatezza e la tempestività dell’azione sono requisiti indispensabili per un’indagine efficace.

In questo libro l’attenzione non si focalizza solo sull’operatività, ma anche sull’applicazione dei principi della Sociologia della comunicazione alle investigazioni e sul confronto tra l’attività in Italia e negli Stati Uniti, altro paese in cui la mafia e i latitanti danno filo da torcere alle istituzioni.

L'autore, I.M.D. (non può rivelare il suo nome per motivi di sicurezza)mette al servizio dei lettori la sua esperienza di segugio sulle tracce del crimine organizzato, con l’intento di diffondere la sensibilità antimafia. Grazie alla sua posizione privilegiata di ascoltatore e osservatore dei mafiosi e del loro ambiente, riesce anche a dare uno spaccato della Cosa nostra “privata”, degli episodi curiosi o imprevisti che gli sono accaduti durante l’attività professionale e a fornire una visione unica e personale del fenomeno criminale tra i più virulenti del mondo.

I. M. D., nato nel 1973, è sovrintendente della polizia di Stato, componente della squadra Catturandi di Palermo ed è stato promosso per ben due volte alla qualifica superiore per meriti straordinari. E’ laureato in Scienze politiche e fa parte dei quadri dirigenti del Siap, Sindacato italiano appartenenti Polizia di Stato. L’11 novembre 2007 è stato tra gli investigatori che a Giardinello hanno arrestato i superlatitanti Salvatore e Sandro Lo Piccolo e due dei loro complici. L’autore da anni si dedica alle intercettazioni ambientali e telefoniche e ha contribuito alla cattura di Bernardo Provenzano, Giovanni Brusca, Pietro Aglieri e di altri spietati capimafia. Ha anche collaborato alla realizzazione di fiction e di documentari trasmessi dalla Rai, tra i quali “Le mani su Palermo”, prodotto dalla Magnolia e diretto da Claudio Canepari. Collabora anche con la cattedra di Sociologia giuridica della Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Palermo.

Per il lancio del libro, la casa editrice ha indetto un corcorso su Facebook, aperto a tutti, con scadenza il 31 marzo.