Nuovo esordio italiano nella storica collana Il Giallo Mondadori. Con il poliziesco d’azione Ferro e fuoco, scende in campo Romano De Marco. Un’entrata con i botti; ), a detta della quarta di copertina:

Li chiamano i quattro “Cavalieri dell’Apocalisse”. Molto liberi, troppo armati, del tutto micidiali. Roma è il loro campo di fuoco: rapine, omicidi, terrore. Nemmeno il nuovo nucleo interforze sembra in grado di fermarli. L’unica possibilità è schierare qualcuno pronto a usare i loro stessi metodi. Il quinto cavaliere dell’Apocalisse? Rinaldo Ferro, capitano dell’Arma. Un uomo maledetto, segnato da un passato tanto enigmatico quanto oscuro. Solo che per Ferro e la sua squadra quel passato è pronto a tornare. E a uccidere. Da un nuovo, sorprendente autore del giallo italiano, l’ultima frontiera del thriller d’azione.

Non potevamo accontentarci, però. Così, in attesa di leggere il romanzo, abbiamo ritenuto opportuno fare qualche domanda all’autore...

Caro Romano, vuoi aggiungerci qualcosa in più su Ferro e fuoco rispetto alla quarta di copertina?

E' la storia del ritorno in scena di un personaggio con un passato mitico ma allo stesso tempo inquietante. Il capitano Rinaldo Ferro, una leggenda vivente nel reparto operativo dei carabinieri di Roma, improvvisamente ritiratosi dalle scene quattro anni prima dei fatti narrati nel romanzo, a causa di un misterioso episodio nel quale è rimasto coinvolto.

Ferro verrà richiamato in servizio dal procuratore capo di Roma, che si trova ad affrontare una gravissima  emergenza di ordine pubblico. Prenderà il comando di una squadra interforze creata per contrastare un gruppo di sanguinosi criminali (una sorta di banda della uno bianca in motocicletta)  che hanno messo a ferro e fuoco la capitale. Insieme a lui torneranno in azione i suoi vecchi collaboratori e Ferro si troverà a dover contrastare i pericoli del presente ma anche i fantasmi del passato...

Sopprimi la modestia o altre remore: quali sono i connotati più distintivi e interessanti che secondo te caratterizzano questo tuo romanzo?

Innanzitutto mi interessava che l'ambientazione e le caratterizzazioni dei personaggi fossero fortemente italiane. La mia principale fonte d'ispirazione è stato il cinema di genere degli anni settanta, il filone denominato comunemente "poliziottesco".  Credo che quel cinema, pur avendo avuto una qualità artistica mediamente bassa,  abbia proposto punte molto alte di creatività e di realismo (affondando le proprie radici in un reale disagio sociale dell'epoca). Penso che sia questo il valore aggiunto del mio romanzo: riportare in vita quelle icone, quelle ambientazioni, trasportandole all'attualità e rielaborandole con una  tensione narrativa che, almeno spero, si mantiene costante per tutto il romanzo. 

Romano De Marco
Romano De Marco

Di Romano De Marco, che ci dici?

Quarantatreenne, separato con due figli, responsabile della sicurezza in una banca. Da sempre appassionato di cinema, narrativa, letteratura, fumetti. Collezionista di mille cose, dai giocattoli d'epoca alle cards americane. Raccontare le storie che mi porto dentro da una vita, per me, è sia una passione che un divertimento. Ho avuto la fortuna di incontrare le persone giuste che hanno creduto nel mio entusiasmo e mi hanno offerto questa grande opportunità. Spero tanto che il sogno continui...

L’offerta editoriale dell’edicola Mondadori è di qualità: ampia, variegata e anche coraggiosa. Sei contento di esordire in edicola piuttosto che in libreria?

Assolutamente si.  In tempi non sospetti, quando l'ipotesi di pubblicazione del mio romanzo era ancora un sogno, confessai al mio amico Raul Montanari che non avrei potuto immaginare una collocazione migliore per FERRO & FUOCO. Al di la della distribuzione capillare e del prestigio della storica collana, che ha ospitato tutti i più grandi esponenti mondiali del genere, ritengo che il formato e il prezzo  siano l'ideale per il pubblico al quale vorrei arrivare. Un pubblico trasversale che acquistando un tascabile in edicola intende passare alcune ore (magari di viaggio) distraendosi e divertendosi con una storia interessante e avvincente.

Ho visto sul Blog del Giallo Mondadori che hai realizzato anche un book trailer per questo romanzo.

Sì, è una cosa a cui tengo molto, anche perché crea una sorta d'unione fra la mia narrativa e il genere di cinema al quale mi ispiro in maniera esplicita. Il concept del booktrailer è mio, così come la scelta delle immagini e della colonna sonora. Per la realizzazione tecnica sono stato aiutato da Beatrice Piazza, una giovane e bravissima esperta di elaborazioni video di Pescara.

Il 26 marzo lo presenterò a Roma, nell'ambito di una rassegna dedicata proprio ai booktrailer che stanno diventando un veicolo promozionale molto sfruttato, sopratutto dagli esordienti. Per chi volesse vederlo, il bt è visionabile sul mio sito internet www.romanodemarco.it.

Grazie Romano. Per ora è tutto. E’ però un arrivederci. A dopo la lettura di Ferro e fuoco...

Grazie a te e a Thriller Magazine per avermi ospitato in questo spazio. E speriamo di non deludere i lettori...

Prima di chiudere, segnaliamo che il volume ospita in appendice anche il racconto M, di Luigi Bernardi.

Romano De Marco – Ferro e fuoco. Il Giallo Mondadori. In edicola, marzo 2009. Euro 3,90.