L'impiegato delle Ferrovie Sudafricane Joseph Ashe al termine del suo turno lavorativo, mentre sta per recarsi verso casa, all'uscita di una galleria, si trova davanti ai resti maciullati di ciò che rimane di un uomo.

Il cadavere viene identificato dalla polizia, ma il sergente Clarke deve presto scontrarsi con gli oscuri retroscena di questa apparente disgrazia che nasconde, invece, un efferato omicidio che necessita approfondite indagini incrociate.

È l'inizio di La tela del ragno, romanzo di Freeman Wills Crofts uscito questo mese nella collana Odissea Mystery, 232 pagine, 12 euro.

"La svolta operata da Crofts non è certo da poco, almeno se si pensa a investigatori come il Dupin di Poe e lo Sherlock Holmes di Conan Doyle" dicono Gian Franco Orsi e Lia Volpatti  in C'era una volta il giallo. "A questi campioni della deduzione infallibile e della risposta sibillina Crofts contrappone l'arte del lavoro metodico e dell'analisi paziente."

E in ottobre in questa collana torna l'Investigatore con la "I" maiuscola, con Sherlock Holmes e il mistero del Golf Club di J.M. Gregson.

Londra, febbraio 1896. Una giornata luminosa che anticipa la primavera in arrivo; un’intrusione benvenuta nel grigiore invernale della grande città industriale. Alla porta del 221b di Baker Street, dimora di Sherlock Holmes, qualcuno bussa freneticamente. Un omento più tardi un uomo di grossa stazza irrompe nella stanza del famoso detective. Si tratta di Alfred Bullimore, giocatore di golf tanto esperto quanto spaventato.  Uno dei casi più strani si presenta al taccuino del dottor Watson che presto, col suo amico Holmes, dovrà recarsi sulla scena dei crimini presso un famoso golf Club per cercare di svelare l’arcano.

La tela del ragno scheda 28166