Botte da orbi (stile Fight Club), traiettorie impossibili (i proiettili curvano attorno agli ostacoli fino a colpire il bersaglio posto al di là…), la vita di ciascuno appesa a un filo (letteralmente, giacché il destino  è scritto nell’ordito di un tessuto filato da un antico telaio…), figli senza padre che volenti o nolenti devono crescere per dimostrarsi all’altezza dei genitori. Insomma Wanted – scegli il tuo destino, un rito di passaggio in salsa kazaka (visto che la regia è di Timur Bekmambetov nuovo enfant prodige del cinema di azione) che alle prese con un cast niente male (Morgan Freeman, Angelina Jolie, James McAvoy), in compenso mal diretto, racconta la storia, già sentita, di Wesley, un giovane potenziale Fantozzi, che da grigio travet si ritrova assoldato da una millenaria società supersegreta di vendicatori ben intenzionati a farne uno di loro, per quanto per motivi differenti da quelli dichiarati. Ovvio che l’attività stessa della società che a suo insindacabile giudizio sceglie chi eliminare dalla circolazione, apre più di qualche squarcio nella morale che ne sottende le azioni, evento questo che assicura al film quel conflitto morale col quale ognuno dovrà fare i conti per risolverlo a modo suo, schierandosi da una parte o dall’altra.

Per il resto non è che ci sia molto da dire, anche perché visti una prima volta, alla seconda i proiettili che si spiaccicano l’uno sull’altro non fanno più tanto effetto. La scena? La carambola dell’auto con alla guida McAvoy che si arrotola in aria per far fuori un tizio che si sente protetto nella macchina blindata, scena non prima di un sottofondo punitivo per chi, ancora oggi, continua a fumare…