A partire dall’8 luglio, presso GalleriaGallerati, verrà presentato il video il bambino nello specchio di Camillo Di Tullio e tratto da un racconto di Mauro Smocovich con una istallazione dedicata.

Vernissage: 8 luglio 2008 - Galleria Gallerati, Via Apuania 55 [zona Piazza Bologna] - Roma. Orario: 19,00

Dagli scritti di genere Camillo Di Tullio interpreta con lucidità la violenza che si sviluppa tra le pareti domestiche, declinata attraverso il suo sfogo verso la parte più debole: i figli. La logica narrativa è secca, diretta, limpida. Per non dar adito ad alcun alibi. La sfida creativa è sensoriale: parlare della violenza, senza mai farla vedere.

Il Bambino nello specchio: Era il 1966. Nasceva Camillo Di Tullio (CDT) e nascevano le Fiabe sonore incise su vinile, a 45 giri. Come a dire che CDT è nato con la fiaba sonora? Sicuramente ne è stato influenzato. Nei dischi, il cantastorie dolce ci accompagnava nel regno fatato e parlava di cuore e di sogni… un cantastorie di cui ci si fidava. Ma una voce dolce, soave, può risultare molto inquietante se non si ha fiducia che ci porti in un luogo tranquillo. La sonorità della favola CDT l’ha subito fatta sua per distorcerla in incubo. Diffidate subito se una sua opera inizia con melodia di fiaba, vi aspettano sicuramente crudeltà, spietatezza, rappresentazione della vita nei suoi aspetti più miseri. Anche le favole dei Grimm o di Andersen erano dipinte da pennellate scure, crudeli, però quelle finivano bene. Il finale era catartico. CDT preferisce raccontarci storie disturbanti, che implodono, che si gonfiano pronte a scoppiare. Si augura che siamo noi a trattare la nostra vita e quella degli altri come una favola. A rispettarla. Il suo è come un avvertimento. Come se ci volesse avvertire che una fiaba è tale se si sta attenti a far andare la puntina lungo i solchi. Basterebbe poco, una distrazione, per raschiare la superficie della musica con lo stridio mostruoso della puntina che graffia il disco. Nell’opera di CDT la musica si fa subito più angosciosa, alle note di pianoforte che vogliono indicare la tranquillità della casa si sovrappone un incalzante ritmo che ci fa salire un groppo in gola. Le foto che ritraggono la porta bianca, le piastrelle limpide, i vetri smerigliati, subito si tingono di rosso, le voci si slabbrano, l’atmosfera ci fa salire brividi lungo la schiena. La serratura splendente, la porta candida, fatta di semplice legno, cercano di fermare una violenza, ma cedono. La ceramica si imbrunisce. Il legno si scheggia. Arrivano colpi che segnano un viso, passano il confine. Non c’è riparo che tenga quando l’orco è in famiglia. Le favole di CDT hanno sempre un finale bastardo.

Camillo Di Tullio: Una ricerca che tesse il suo filo e dipanandosi si intreccia e si infila nelle varie opere per costruire una collana che abbia un unico senso, un tema principale da sviluppare. Nelle opere di Di Tullio si individua la ricerca e l’analisi del momento esatto della “rottura”. Rottura dal quotidiano, dall’abitudine, dalla vita stessa. Questo punto di rottura può portare alla morte, alla fuga, alla sottomissione. Ma è quel punto che Di Tullio scandaglia e analizza chirurgicamente cercando di estrapolarne un senso estetico e un significato recondito. Di Tullio scatta le sue foto come il reporter che cerca di individuare il movente, la psicologia della vittima, le motivazioni del carnefice e cerca questo nella vita di tutti i giorni. In J. W. McKenzie racconta, La Gabbia, La Commedia umana, Semplice Esercizio o Il sogno di Ennis tutto torna, tutto è riconducibile a questa ricerca del particolare, del momento esatto in cui questa rottura è avvenuta. La realtà, la vita si incrinano e portano a qualcos’altro di inquietante e problematico.

Mauro Smocovich: Pescara, 1966. Scrittore e saggista. Curatore della rivista telematica ThrillerMagazine.it, dei DizioNoir (enciclopedie riguardanti il noir e il thriller editi dalla Delos Books), i siti e i blog ufficiali di Carlo Lucarelli e Valerio Varesi. Ha scritto un romanzo e diversi racconti rintracciabili su internet. Con Sacha Rosel ha fondato il sito I pinguini nel sottoscala (ipinguini.com). Ha partecipato alle antologie Borsalino (Robin) e Generazioni (L'Ancora del Mediterraneo). Attualmente sta uscendo in edicola Cronelio delitti d'autore scritto e ideato insieme a Carlo Lucarellie Giuseppe Di Bernardo (Edizioni StarComics).

Camillo Di Tullio è nato nel 1966 a Pescara, vive e lavora a Roma. Dal 1990 si dedica alla fotografia prediligendo l’espressione artistica della proiezione in dissolvenza incrociata.

Principali mostre

1998:

Prato – Bacchino d’oro sezione Diaporama

1999-2000:

Pescara – spettacolo multivisivo “Espressioni, il respiro delle idee” –

Diaporami in Germania, Francia, Belgio, Russia.

2000-2001:

Pescara-Camerino – spettacolo multivisivo “L’angelo imperfetto”

2003:

Roma (chiesa degli artisti)- mostra collettiva “Dietro”

2006:

Roma – Galleria Gallerati – mostra collettiva “Fuori”

2007:

EroticArt - tour artistico nazionale -

New York: After Urban - Monkey Town 58 N 3rd St - Williamsburg, Brooklyn 11211

2008:

Mosca: National Center of Contemporary Art - Liquid room February 01 - 08, 2008

New York: Urban identity- Monkey Town 58 N 3rd St - Williamsburg, Brooklyn 11211 March 30, 2008

http://interno36.wordpress.com/

www.galleriagallerati.it