"L'ombra della Chimera" è il chiaroscuro proprio delle zone non colpite dal sole, la verità grigia non decifrata o decifrabile che esige uno strumento paradigmatico per la sua interpretazione.

"L'ombra della Chimera" è l’aspirazione utopistica alla verità e alla giustizia in un sistema intricato e corrotto.

“L’ombra della Chimera” è l'animale fantastico dalla testa di leone, serpente e capra, specchio della complessità di un potere mai monocefalo, mai a cupola. L’impronta comune delle storie raccontate nella collana di Minerva Edizioni è data infatti da una rete che si autosostiene col contributo (o sulle spalle) di chi vi partecipa: nessuno è indispensabile insomma, tutti possono cadere, a seconda delle esigenze del sistema.

“L’ombra della chimera” è ovviamente la creatura epica e il mito di Bellerofonte: un mostro invincibile che può essere sconfitto solo sfruttando le sue stesse armi, analizzandole sempre più in dettaglio fino al punto di scardinarne le basi, soprattutto rendendo pubblica la minuziosa conoscenza della sua struttura.

Per ultimo, “L’ombra della Chimera” è anche Arezzo: la statua etrusca che la raffigura è infatti stata ritrovata proprio nella splendida cittadina toscana in cui è ambientato il ciclo di romanzi, dal nome appunto de L'ombra della Chimera. Sul sito www.ombrachimera.it sono disponibili anche i booktrailer del romanzo inaugurale della collana.

Arezzo, giorni nostri.

Guendalina Bernini, giovane ispettore di polizia con la passione per il fumetto, si trova ad indagare su una serie di episodi che sconvolgono la tranquilla e sonnolenta vita della comunità.

A movimentare la routine di Guendalina giungono infatti indagini “particolari”, in cui trovano spazio non solo criminali comuni, ma intrighi sempre più complessi dietro ai quali c’è la regia occulta dei servizi segreti deviati o di misteriose logge massoniche.

Una banale rapina in un caveau; un malvivente con un occhio bendato e una passione per i fumetti manga che gli sono avvalsi l’appellativo di Harlock. Un magistrato corrotto che nasconde un terribile segreto; delinquenti comuni, esecutori materiali, a volte complici consapevoli, altre volte ignare pedine di un gioco più grande: saranno questi a manovrare le forze in campo e a determinarne spesso il destino, finendo per essere l’espressione dei giochi di potere che Guendalina combatterà con tutta la sua caparbietà e determinazione.

Passato imperfetto - primo volume della collana - nasce da un’idea di tre autori: Elena Invernizzi, milanese, Stefano Paolocci, di Viterbo, (i due hanno già collaborato in passato), e Paolo Bolognesi, alla sua opera prima. Presidente dell’Associazione tra i Familiari delle Vittime della Strage alla Stazione di Bologna, Bolognesi ha messo in campo, in questo sorprendente romanzo giallo, tutta la sua esperienza in fatto di servizi segreti e depistaggi.

Invenizzi - Paolocci - Bolognesi, Passato imperfetto

Bologna, Minerva, 2008

ISBN: 978-88-7381-209-8

pp 224

€ 15