Il Centro europeo per i bambini scomparsi e sfruttati a scopo sessuale cita per il 2005 ben 2438 nuovi casi in Europa, con un aumento del 7 % rispetto all’anno precedente.

Scompaiono e, anche se si tratta della minoranza dei casi, a volte non vengono mai ritrovati.

Il 25 maggio è la giornata dedicata a loro, la Giornata internazionale dei bambini scomparsi, che per il terzo anno consecutivo ottiene il sostegno della Commissione europea, mantenendo inalterato il messaggio che vuole trasmettere: non dimenticare tutti i bambini che, nel mondo, risultano scomparsi, e diffondere speranza e solidarietà ai genitori che non hanno notizie dei loro figli e non sanno dove si trovano o cosa ne sia di loro. Un appuntamento molto importante, poiché al di là dei fatti di cronaca che fanno balzare in prima pagina solo alcune storie, il fenomeno dei bambini scomparsi presenta dimensioni importanti, ovunque. Le stime statunitensi del Department of Justice’s Office of Juvenile Justice and Delinquency Prevention indicano che nel 1999 era stata segnalata la scomparsa di 797.500 bambini. 

Già nel 1996, a seguito dell’approvazione della legge n. 66/1996, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha avviato un variegato dispositivo a tutela dei minori e delle famiglie in difficoltà.

Progetto Arcobaleno” è il nome dell’iniziativa, che ha visto come momento culminante la creazione degli “Uffici minori”, presso le Divisioni Anticrimine di ogni Questura, con compiti di “pronto soccorso” per le esigenze dei minori e delle famiglie in difficoltà, in stretto raccordo con altri enti ed organismi interessati (il Tribunale per i Minorenni, i Servizi Sociali dei Comuni, le Istituzioni scolastiche, gli Enti e le Associazioni di volontariato).

Nel 1998, con la legge n. 269/1998, presso le Squadre Mobili sono state istituite le Sezioni specializzate nelle indagini sui reati in danno di minori. La costituzione di sezioni altamente specializzate all’interno di un complesso investigativo di più ampio respiro, quale la Squadra Mobile, ha rappresentato un ulteriore sviluppo dell’azione di prevenzione e di repressione.

 

A livello centrale, è stata istituita una apposita unità organizzativa, collocata nell’ambito della Direzione Centrale Anticrime della Polizia di Stato - Servizio Centrale Operativo, con il compito di monitorare le fenomenologie criminali nelle quali sono coinvolti i minori, sia vittime che autori di reato, le violenze sessuali e domestiche, la scomparsa e la tratta di minori, nonché le mutilazioni genitali femminili, con lo scopo di elaborare, successivamente, incisive strategie di contrasto.

 

Oltre all’attività di analisi, la Sezione Minori si occupa, in sinergia con altra unità organizzativa del medesimo Servizio Centrale Operativo, della formazione specialistica del personale della Polizia di Stato inserito negli uffici territoriali che si occupano di minori.

 

La Sezione minori gestisce anche il sito www.bambiniscomparsi.it che pubblica le foto di bambini scomparsi, dietro richiesta dei o del genitore (o chi ne fa le veci) e l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria.

 

Per i bambini scomparsi da tempo, viene effettuata, con la collaborazione del Servizio Polizia Scientifica, una rielaborazione dell’immagine del viso, con una particolare tecnica, denominata “Age Progression”.

 

Alcuni volumi che trattano l'argomento:

Il libro nero dei bambini scomparsi di Caterina Boschetti (Newton & Compton) - pag. 480 - Euro 12,90 - ISBN 978-88-541-1161-5.

Una sconvolgente inchiesta sulla sottrazione e il traffico internazionale di minori

Perché i bambini spariscono?

Dove vengono condotti? Chi li porta via? E soprattutto, a quale scopo? Il libro nero dei bambini scomparsi tenta di dare una risposta a questi e ad altri inquietanti interrogativi analizzando centinaia di casi di minori sottratti alle proprie famiglie: storie estreme di un dolore che, fin troppo spesso, si abbatte coscienza collettiva solo per essere rimosso e dimenticato. Utilizzando fonti di polizia e interviste con i familiari di bambini scomparsi, Caterina Boschetti si addentra nella selva delle ragioni nascoste dietro la sparizione di un minore: dalla fuga volontaria al sequestro di persona, dal traffico d'organi alla pedocriminalità. Il risultato è un lavoro capace di superare i confini nazionali per offrire nuovi contributi al tema dell'infanzia negata. Una situazione globale, e a tratti disperata, in cui, tra tentativi di estorsione ed episodi dì riduzione in schiavitù - il bambino rischia di diventare il principale bersaglio di forme nuove e spietate di criminalità.

Bambini scomparsi di Rita Pidditzi (Aliberti Editore) - pag: 176 - € 12,00 - EAN: 9788874242078

Quanti bambini spariscono nel nulla in Italia?

Quanti Pollicino non hanno mai ritrovato la via di casa? Questo libro è una favola nera, che ti toglie il sonno e ti porta alla triste realtà di decine di bimbi scomparsi nel nulla, persi nell'oblio della gente e nelle incurie di certi organi investigativi. Dove sono? Perché non si è mai trovato un corpo, una traccia? Perché alcuni casi sono passati pressoché inosservati perdendosi negli archivi delle procure? C'è sparizione e sparizione, rapimento e rapimento? Ci sono elementi comuni? Errori comuni? E perché Pollicino, se non è supportato dall'enfasi mediatica e, conseguentemente, dallo slancio investigativo, non torna mai a casa?

I Predatori di bambini sono intorno a noi. I poteri le ricchezze e le reti della pedofilia di massa di Massimiliano Frassi (Macro Edizioni) Pag 192 - € 11,90 - EAN: 9788875078362

Dai torbidi intrecci tra chiesa e pedofilia alla proficua rete della pedopornografia su internet, dalle insaziabili richieste del turismo sessuale alla sconcertante realtà degli abusi nelle scuole.

Duecento pagine di cruda verità per un libro che racconta senza mezzi termini l’esteso potere dei pedofili, mostri protetti dall’omertà di chi sa ma non dice e dalla crudeltà di chi ascolta ma non crede.

Un documento di tagliente denuncia sociale scritto da chi quotidianamente lotta in prima fila a favore dei bambini e che si rivolge a tutti quanti noi, chiamandoci a combattere sullo stesso fronte. Perché solo attraverso la consapevolezza di ciò che veramente accade possiamo salvare i nostri figli e con essi il nostro futuro.

In Italia un sito pedopornografico permette un guadagno giornaliero di euro 90mila. La richiesta oggi è che le immagini siano sempre più forti, facendo quindi aumentare le sevizie a cui i bambini, vengono sottoposti.

Il 67% dei pedofili accertati, resta comunque in libertà e va ad occupare mansioni che lo lasciano a contatto con i bambini (scuola, oratorio, mondo sportivo, etc.).