Molto più che un grande attore, Gian Maria Volonté è stato testimone, protagonista, punto di riferimento di una stagione difficile e indimenticabile del nostro paese. A dieci anni dalla sua scomparsa è ancora vivo il rimpianto per un vuoto incolmabile e una mancanza che ha impoverito il panorama culturale italiano.

Il libro Gian Maria Volonté: lo sguardo ribelle ripropone all'attenzione di chi lo ha amato e di quei pochi che ancora non lo conoscono, la vita e la carriera straordinaria di un attore forse unico per il rigore delle scelte e per l'inimitabile capacità di essere "scomodo" e indisponibile a ogni compromesso. Una vita e una carriera esemplari. Dagli esordi nel teatro di strada (i Carri di Tespi) alle grandi pagine del cinema civile di Francesco Rosi, Elio Petri e Giuliano Montaldo, dalle memorabili interpretazioni di personaggi emblematici della storia italiana (Enrico Mattei, Aldo Moro, Lucky Luciano) a quelle in film tratti da romanzi di Leonardo Sciascia, dalle ricorrenti fughe all'estero, ovunque ci fossero delle buone ragioni da difendere (Cuba, Cile, Spagna), alle rivolte solitarie contro le regole e le consuetudini del mondo dello spettacolo. Volonté fu sempre un protagonista appartato e severo che operò scelte professionali assolutamente rigorose. Gian Maria Volontè interpretò ruoli intensi in film che sono rimasti nella storia del cinema. Ecco qualche titolo: A ciascuno il suo (Elio Petri -1966), Svegliati e uccidi - Lutring (Carlo Lizzani - 1966), Banditi a Milano (Carlo Lizzani – 1968),  Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto (Elio Petri – 1970), Sbatti il mostro in prima pagina (Marco Bellocchio - 1972), Il caso Mattei (Francesco Rosi - 1972), Lucky Luciano (Francesco Rosi - 1973), Todo Modo (Elio Petri - 1976), Il caso Moro (Giuseppe Ferrara – 1986), Porte aperte (Gianni Amelio – 1990), Una storia semplice (Emidio Greco - 1991).

Il volume è diviso in più parti. La prima sarà dedicata agli scenari politici che hanno fatto da sfondo ai film più importanti di Volonté (tra i vari materiali, viene pubblicata una conversazione registrata per l'occasione con Adriano Sofri). La seconda raccoglie saggi e interventi critici sul cinema, il teatro e la televisione di Volonté. Nella terza è raccontato il percorso artistico e personale del grande attore, attraverso interviste, dichiarazioni e testimonianze di chi lo ha conosciuto e ha lavorato con lui. Nella quarta, infine, sono ospitati inediti e approfondimenti sulla particolare tecnica di lavoro adottata da Volonté. Completano il volume, filmografia, drammaturgia e videografia complete con relativa antologia critica.

Ricchissimo il corredo fotografico.

I curatori:

Franco Montini, giornalista e critico cinematografico, presidente del Fac (Film Arte e Cultura), l'organismo culturale dell'AGIS. Scrive per il quotidiano La Repubblica , occupandosi in particolare di produzione italiana e degli aspetti legislativi, economici e istituzionali del cinema. Ha pubblicato per la Nuova Eri un volume dedicato al giovane cinema italiano e per Gremese un volume su Carlo Verdone.

Piero Spila, giornalista e critico cinematografico, direttore della rivista di cinema Cinecritica. Collabora a numerose riviste e svolge attività didattica collaborando con università italiane ed estere.

Ha pubblicato libri di su Cecile DeMille , Roberto Rossellini, Pierpaolo Pasolini, Jean-Marie Straub e Daniéle Huillet. E' soggettista e sceneggiatore di cinema e televisione.