Una brava ragazza scompare da casa dopo una lite col fidanzato. Pochi giorni e il suo corpo sfigurato viene restituito dalle acque fangose di un laghetto. Alla comunità di Garden Town, incredula e sconvolta, non resta che affidarsi al fiuto di Theodore Tippit, ex agente dell'FBI oggi in forza alla "omicidi" del XIV distretto. Un caso difficile, tanti sospetti, un colpo di scena inquietante.

Lo strano caso della donna husky è il primo di una serie di romanzi brevi che ha come protagonista il cinico Tippit. Nessun mistero invece sull'autore Vernon Francis Beagle, pseudonimo che cela in realtà l'italianissimo Paolo Franchini (il quale figura in copertina come "traduttore").

Paolo Franchini nasce pallido nel 1970 a Varese, città in cui vive, lavora e dalla quale risulta difficile smuoverlo.

Dopo 5 anni elementari come Watson alla "Morandi" e 3 anni medi come una birra chiara alla "Dante", trascorre 5 anni superiori e molto più smunti del solito al "Daverio". Del diploma conseguito fa l'uso migliore, evitando quindi di entrare in banca.

Impiegato oggi a tempo pieno in una Srl che ne tutela gelosamente il pallore, appena può abbandona i numeri altrui per dare i propri, scrivendo o dipingendo.

Vernon Francis Beagle, Lo strano caso della donna husky

Agar, 2007

pp. 80

ISBN 978-88-89079-37-9

€ 5,00