Per chi ama i romanzi di stile classico, con ambientazioni, ritmi e personaggi che ricordano i grandi del giallo, la collana I Classici del Giallo Mondadori è l'ideale.

Anche il 2007 sarà costellato di titoli e appuntamenti mensili che non deluderanno i fedeli lettori.

Si comincia il 4 gennaio con Craig Rice e Il Buddha di bronzo. Avere un appuntamento nel proprio studio alle dieci e mezza di sera è una cosa seccante per un avvocato. Ancora più seccante è entrare e trovare la persona che stavi aspettando morta, il cranio sfondato da un colpo devastante sferrato con la statuetta del Buddha di bronzo. La vittima è Leonard Estapoole, finanziere e cittadino tutto d'un pezzo, appassionato sostenitore della lotta contro la criminalità, ma soprattutto nemico dichiarato di Malone, avvocato di dubbia reputazione. E la scena del crimine è proprio l'ufficio di John J. Malone.

Il secondo appuntamento è con Victoria Thomson, creatrice di una serie mistery al cui centro ci sono i personaggi di Sarah Brandt e del sergente

Frank Mallory, ambientati in una New York di fine Ottocento. Anche Omicidio in Gramercy Park, titolo inedito, disponibile dal 18 gennaio, fa parte di questa serie. Edmund Blackwell, noto guaritore che si serve del magnetismo, viene rinvenuto morto, apparentemente suicida. Come se questo non bastasse, sua moglie Letitia entra improvvismanete in travaglio. Sarah Brandt, levatrice, è convocata dal detective Frank Malloy proprio sulla scena del crimine: l'elegante casa del famoso guaritore. Il suicidio è in realtà omicidio e il neonato cade preda di un morbo misterioso. Affidandosi all'esperienza medica e all'intuito femminile, Sarah scopre la causa della malattia del piccolo Blackwell e svela uno scandalo che porta le ricerche di Malloy su una strada lastricata di avidità, frode e passione.

Un altro titolo inedito, che chiude gli appuntamenti di gennaio, è La polvere dei re di Thierry Maugenest. Siviglia, anno domini 1265. Un'alba attesa da tempo si leva sull'Occidente. Non viene da Est, ma da Sud. Cordova, Siviglia e Granada, le città che i re cristiani stann oper riottenere dai mori, sono scrigni che contengono il tesoro più prezioso, il Sapere. I conquistatori si affrettano a aprire le biblioteche degli emiri, facendo scaturire la luce che vi è rimasta imprigionata per troppo tempo. In esse vi è tutto ciò che l'Occidente ha perduto. Ma l'arte di curare, arricchita delle conoscenze orientali, può diventare un'arma più terribile della spada.