Quasi tutti i grandi uomini di cultura, siano essi scrittori, pittori, teatranti o musicisti, si sono, prima o poi, cimentati con l‘arte gastronomica. Si va dai consigli di Ildegarda di Bingen, badessa e scienziata del XII° Secolo, all‘autentico ricettario di casa Monet, sfiorando Goethe, chiacchierando con Eduardo De Filippo fino a passeggiare per la campagna francese a braccetto del commissario Maigret. Racconti di vita, curiosità e aneddoti compongono un quadro ricco di sfumature per capire meglio le personalità di ognuno proprio come se vi fosse capitato di pranzare con lui.

Anche i personaggi che popolano la letteratura noir mangiano e bevono. Alcuni più di altri. Di più, quelli che appartengono alla cultura mediterranea, molto meno i nordici. Gli americani del nord più che mangiare bevono, i latino-americani mangiano e bevono. C'è un libro, pubblicato da Guido Tommasi, che parla proprio di questo. Non s'intende con questo libro incitare all'assassinio gastronomico. Ma si desidera soltanto offrire un saporito intrattenimento. Le ricette non contengono arsenico tra gli ingredienti.

Nella prima parte del libro si incontrano numerosi autori elencati in ordine alfabetico, e per ciascuno di essi è offerta una ricetta che, direttamente o indirettamente, può essere messa in relazione con una delle loro opere.

La seconda parte è un completo menu per organizzare a casa propria una cena in perfetto stile criminale.

L'autrice, Montse Clavè, ha fondato e dirige con Paco Camarasa la libreria Negra y Criminal a Barcellona. E' autrice di numerose pubblicazioni, tra le quali libri di cucina.

Manuale pratico di cucina noir e criminale di Montse Clavé (Guido Tommasi Editore) - Parole in Pentola - Isbn: 88 86988 893 - Pag: 200 - Euro 13,00

Georges Simenon con i suoi innumerevoli romanzi, non ha soltanto creato l’immortale figura del commissario Maigret, ha anche costruito un monumento alla cucina francese. Maigret è infatti un grande buongustaio, ama i cibi autentici e tradizionali, come venivano preparati in famiglia o al bistrot all’angolo, semplici, gustosi e profondamente legati alla loro regione di origine. Seguendo le tracce culinarie nei romanzi di Simenon, il gastronomo Courtine ci conduce alle gioie del palato secondo il commissario Maigret. Egli rintraccia le pietanze più tradizionali – dal più semplice piatto fatto in casa fino alla più sofisticata cena parigina – a partire dalla loro origine contadine e ne semplifica le ricette adattandole alla cucina dei nostri giorni. Brevi citazioni dai romanzi di Maigret accompagnano tutte le ricette, mahnificamente illustrate da numerose fotografie della Parigi degli anni ’50.

Ogni sera, appendendo il cappello, il commissario Maigret si divertiva a indovinare quale delizia sua moglie gli avesse cucinato: un "boeuf miroton", una "blanquette de veau", del "fricandeau all‘oseille", una "tarte aux mirabelles", un "gâteau aux amandes"...? In tutte le sue inchieste si ritrova questa cucina di famiglia o dei piccoli bistrot, una cucina "all‘antica", semplice e saporita, proprio quella che con tanto piacere vediamo oggi ritornare sulle nostre tavole.

Courtine, che fu suo amico, rivela le passioni culinarie di Simenon - dai piatti dell‘infanzia alle cene tipicamente parigine - e raccoglie le migliori ricette di Madame Maigret, illustrate dalle fotografie di quella Parigi degli anni ‘50 che Simenon e Maigret amavano percorrere, la pipa in bocca... prima di sedersi a tavola.

A cena con Simenon ed il commissario Maigret di Robert J. Courtine (Guido Tommasi Editore, 2000) - Parole in Pentola - Isbn: 88 86988 22 2 - Pagine:195 - Euro 14,50