Ormai anche i sassi dovrebbero sapere che ThrillerMagazine ha indetto un premio letterario per romanzi gialli e noir; prova ne sia il fatto che, fin da subito, sono iniziati ad arrivare alla segreteria del premio i primi elaborati. Se dopo aver letto il bando completo del concorso - che trovate a piè pagina tra le risorse - vi è venuta voglia di partecipare ma non sapete bene da dove cominciare, potreste trovare utile la lettura di questi dieci consigli, che tra il serio e il faceto tenteranno di darvi qualche dritta utile. Non vi garantiamo la vittoria, ovvio: ma che diamine, qualche idea in più non hai mai ucciso nessuno. Almeno per ora...

1. Leggete leggete leggete

Fateci caso: quando scorrete l'intervista a qualche autore affermato, la risposta alla domanda "che consigli darebbe a uno scrittore esordiente?" è sempre, invariabilmente, quella di leggere molto. Aggiungiamo: leggere di tutto. Non solo gialli, non solo thriller, ma anche i classici della narrativa, i quotidiani, la poesia... Non ci si improvvisa narratori e non si spunta dal nulla. È doveroso conoscere dunque sia i propri contemporanei sia tutto il mondo letterario che è venuto prima di noi, in modo da evitare di copiare (consapevolmente o meno) cose che credevamo invenzioni nostre e che invece sono già state viste e riviste. Il che ci conduce direttamente a...

2. Siate originali

Di serial killer con modus operandi ispirati a questo o quel libro biblico ne abbiamo già visti a gazzilioni. Per non parlare di gialli vittoriani in una villa inglese o di poliziotti italiani di provincia afflitti da mille paturnie. Questo non significa che non sia possibile trovare ancora qualcosa di nuovo da dire all'interno di archetipi come quelli che abbiamo appena elencato; ma si tratta, appunto, di stilemi ormai assurti a luoghi comuni, ed è molto, molto difficile trovare un modo originale per reinterpretare questi ultraclassici. Insomma, evitate di riciclare e trovate semmai strade nuove!

3. Non fatevi prendere dal panico...

La data di scadenza è il 30 settembre 2006. Il che vuol dire che avete ancora diversi mesi di tempo per creare la vostra opera, e che tra questi mesi ci sono quelli estivi, che in genere rappresentano un momento di calma relativa da vari impegni e possono quindi essere sfruttati al meglio per la scrittura. Per la maggior parte delle persone che si dilettano di narrativa, scrivere è un'hobby e una passione; un buon motivo per prenderla con calma e sedersi al tavolo da lavoro con tutta la serenità richiesta.

4.... però affrettatevi!

Festina lente, dicevano gli antichi, cioè "affrettati lentamente". Il fatto che la scadenza del premio sia ancora relativamente lontana non significa che si debba concentrare il lavoro solo negli ultimi tre giorni. Anzi, un buon metodo di lavoro (lo consiglia anche Stephen King, che due o tre cosine in materia dovrebbe saperle...) consiste nello scrivere poco ma regolarmente. Qualche pagina ogni giorno o magari ogni fine settimana. In questo modo la storia sarà sempre fresca nella mente dell'autore e anche la composizione procederà in modo più fluido; e se la scrittura è la fluida, anche la lettura lo sarà!

5. Riciclate pure...

Non è detto che dobbiate scrivere ogni volta un racconto o un romanzo nuovo per ogni concorso a cui partecipate. Anzi, magari avete già da parte qualcosa che non ce l'ha fatta in altri premi o selezioni. La scrittura è come il maiale, non si butta via nulla! È l'occasione buona per rileggere il testo che magari avevate accantonato, limarlo un po', capire cosa non aveva funzionato e vestirlo a festa per questa nuova occasione. È anche in questo che i concorsi aiutano gli scrittori esordienti: bisogna avere il coraggio di mandare le proprie creature lontano da sé e vedere, con coraggio, se riescono a camminare con le proprie gambe!

6.... ma siate coerenti col genere!

Lo scrittore - nonché giurato del nostro concorso - Carlo Lucarelli racconta che una volta gli è capitato di vedere lo stesso racconto come partecipante a due concorsi diversi. Solo che nel secondo caso il concorso era esplicitamente per racconti gialli e così l'autore pensò bene di ripresentare lo stesso elaborato, sì... ma limitandosi ad addizionarlo di un morto ammazzato nella vicenda!

Intendiamoci, potete anche farlo, ma ogni storia ha una sua coerenza interna e un suo stile, e un giallo non è un giallo solo perché compare un delitto al suo interno, specie se buttato lì a caso, come per pagare una "tassa di sangue". Come già detto sopra, bisogna conoscere il particolare genere narrativo in cui ci si cimenta ed evitare di usare questi mezzucci che producono risultati, ahimé, bruttini.

7. State alle regole

È incredibile constatare quanta gente perda tempo (e denaro) inviando elaborati ai concorsi a caso, senza rispondere minimamente all'oggetto del bando. Probabilmente la cosa è dovuta un po' a disattenzione e un po' a pensieri del tipo "massì, mandiamolo, che male vuoi che faccia?". Be', di certo non si farebbe una gran figura a mandare una silloge poetica al Premio ThrillerMagazine... e questo è un caso limite, d'accordo. Ma dispiacerebbe anche ricevere un elaborato di qualità e non poterlo premiare perché sfora di troppo il conteggio di battute richiesto. Insomma, leggete il bando e prendete nota delle semplici richieste: è un concorso per romanzi gialli tra le 150 e le 250 cartelle. Non mandate quindi romanzi fantasy, raccolte di racconti gialli, singoli racconti noir... non è un giudizio di merito verso queste forme di narrazione, ma è che il premio a cui state partecipando è specificamente per romanzi gialli e thriller, non per altro!

8. Documentatevi

Il discorso è valido per qualsiasi genere letterario, anche per il fantasy più estremo, ma nei gialli - che sono ambientati generalmente nella nostra realtà - vale ancora di più: documentatevi su come funzionano le cose nella vita reale! Noi consumatori di storie rischiamo di conoscere alcuni aspetti della realtà solo tramite film e fumetti, ma la realtà è spesso diversa da come viene raffigurata. Il grande assente è spesso una conoscenza anche solo vagamente realistica di come funzionano certe procedure di polizia; per esempio, nella vita vera gli agenti delle forze dell'ordine non sfondano le porte chiuse sparando un colpo di pistola alla serratura, come abbiamo sempre visto fare al cinema... (un grazie al poliziotto e scrittore Maurizio Matrone per avermelo fatto notare) Insomma, conoscere un minimo la realtà che ci circonda è il minimo per dare un forte senso di credibilità a tutto l'impianto narrativo.

9. Ricordatevi chi avete di fronte

La scrittura resta sempre e comunque un atto di comunicazione. Non si tratta di una sequenza di smorfie allo specchio ma di un messaggio chiuso in bottiglia e lanciato nel mare delle lettere, scritto pensando espressamente al lettore che dovrà leggerlo. Chi dice che "scrive per se stesso e per il proprio piacere" si può tranquillamente astenere dalla partecipazione: tanto più che stiamo parlando di thriller, cioè di testi strutturati appositamente per innescare un brivido lungo la spina dorsale di chi legge! Se durante la scrittura non si tiene conto del destinatario finale, il risultato non potrà che essere scadente. Se invece si ha sempre in mente che lo sviluppo di una storia è un lavoro che si fa in due (lo scrittore da una parte e il lettore dall'altra), il romanzo ne beneficierà grandemente.

10. Rileggete, correggete e stagliuzzate

Scrivere è importante, riscrivere ancora di più. La prima stesura può essere fatta di getto (ne guadagnerà certamente in immediatezza), ma una rilettura è da considerarsi obbligatoria per scovare errori, frasi contorte, punteggiatura ridondante o assente, errori di concetto e in generale tutto ciò che allontana il vostro capolavoro dalla perfezione. Ancora meglio sarebbe rileggere il testo dopo una pausa di qualche settimana, in modo da poter osservare l'elaborato con sguardo molto più distaccato.

E con quest'ultimo consiglio abbiamo finito. Ce ne potrebbero essere altri e ce ne sono sicuramente: non pretendiamo di essere esaustivi o di avere la verità in tasca, ovvio. Ma ora basta leggere! Aprite il vostro programma di trattamento testi preferito e iniziate a scrivere, il Premio ThrillerMagazine aspetta proprio voi!