La star del film è quel Gabriel Garcia Bernal che si è fatto apprezzare in Amores Perros, Y Tu Mama Tambien e nei più recenti La Mala Educacion e I Diari della motocicletta. In The King, il suo primo film girato in lingua inglese, l'attore interpreta Elvis Valderez, un militare congedato dalla marina americana che, nel tentativo di ricostruire il proprio passato, si dedica alla ricerca del padre, conosciuto solo per "sentito dire" dalla madre ormai scomparsa.

 

La ricerca non è però la parte più difficile e avvincente della vicenda. Una volta trovato il padre, infatti, Elvis si troverà di fronte a un uomo che non vuole in nessun modo che le ombre del passato offuschino la sua nuova vita. Pastore di una chiesa battista, marito di una donna devota e padre severo, David Sandow (William Hurt) è una guida irreprensibile sia per la comunità dei suoi parrocchiani che per una famiglia in cui non è certo disposto ad accogliere i frutti dei suoi peccati, soprattutto se dimenticati e ingombranti come Elvis.

 

Il giovane troverà comunque nella sorellastra sedicenne Malerie, interpretata dalla brava esordiente Pell James, il perfetto veicolo per la vendetta dalla doppia esclusione perpetrata dal padre: che prima lo ha abbandonato e oggi lo rifiuta.

 

Con queste premesse in campo la trama del film si tende sempre di più fino a comporre un thriller nella migliore tradizione gotica americana, molto ben diretto dal regista James Marsh. Pluripremiato documentarista il regista è anche co-sceneggiatore del film insieme a Milo Addica, lo sceneggiatore di Monster's Ball, la cui impronta è sicuramente ben visibile nelle atmosfere di questo thriller di qualità.